A Pietracupa nasce “Molihub” un polo per rilanciare l’economia e il lavoro giovanile

A Pietracupa, stamattina, nei locali del municipio, non lontano dalla gigantesca morgia che domina il paesino a pochi chilometri da Campobasso, Roberto Colella, giornalista e scrittore originario del Capoluogo molisano, ha presentato “Molihub”. Si tratta di un polo tecnico che riunisce una serie di eccellenze, molti giovani, ciascuno specializzato nel proprio settore – alcuni di questi hanno già dato vita a delle start-up –, che si riuniscono e organizzano in un modello di co-working.

Colella ha subito chiarito che il progetto non si avvale di finanziamenti regionali così come qualcuno ha affermato erroneamente. Il punto di partenza, piuttosto, sta nella creatività di tanti giovani molisani accumunati dalla volontà di rilanciare e valorizzare il territorio molisano. Pragmaticamente, per dare un’idea di come si costituisce il progetto, Colella parte proprio da una sua iniziativa, l’ultima in ordine di tempo: “Molise home cooking“. Una start-up che unisce cucina e turismo, con la quale si intende rispondere alla domanda del turista di quarta generazione, quello che cerca uno stretto contatto con le comunità dei luoghi prescelti. Per non parlare dei numerosi altri progetti sempre riconducibili alla straordinaria intraprendenza di Colella e di Davide Vitiello. Un sodalizio, tra i due, che va avanti ormai da anni. “Eremiamo” è pensato in vista del Giubileo per valorizzare e riscoprire, soprattutto in funzione turistica, gli eremi sparsi sulla regione, i sentieri e tutto ciò che ad essi è collegato.

Il progetto “Parco delle morge” comprende diversi paesi tra cui Pietracupa è quello capofila.  Vi è coinvolta anche l’università, e i visitatori non mancano, tanto che nel solo mese di ottobre gli organizzatori hanno registrato quasi duecento presenze. Su questo, addirittura, pare che la Regione si sia impegnata a redigere una legge apposita, senza, tuttavia, che gli autori del progetto vi ripongano grandi speranze se è vero, come ha affermato chiaramente Colella, che sui tempi della politica non ci si può contare, meno che mai in un contesto come quello molisano. Piccola parentesi: ne dovrebbe sapere qualcosa, a proposito, Giovanni Germano, che da vent’anni porta avanti con un successo sempre più straordinario, “Cammina molise”, una manifestazione di slow-tourism che porta in Molise ogni anno più di trecento persone provenienti da ogni parte d’Italia. Il “parco storico della linea Bernhardt” è una dimostrazione di dove può arrivare l’intraprendenza creativa di un gruppo di giovani volenterosi. Si tratta di un pacchetto turistico imperniato attorno alle quattro linee ritardatrici (immaginale delle rette che tagliano la regione orizzontalmente) che i tedeschi organizzarono per ostacolare l’avanzata degli alleati.

Infine, a conclusione della presentazione di Roberto Colella, “Fattoria Molise”, una start-up realizzata in collaborazione con Claudio Di Salvo; una piattaforma e-commerce di prodotti alimentari pensata per chi predilige la filiera corta e i prodotti genuini. Seguono, dopo la presentazione a cura del direttore del comitato scientifico di Molihub, gli interventi di altri giovani ragazzi, tutti componenti del comitato. Da Vincenzo Lena, autore di una start-up sui crimini informatici, al geologo Francesco Cimino (“tratturo coast to coast“), da Lorenzo Sallustio, ricercatore universitario sui temi legati all’agricoltura a Laura D’Ambrosio che insieme al compagno Roberto Colella, da cinque anni, porta avanti la “scuola di giornalismo per ragazzi”.
Non si può non apprezzare il super-attivismo di Roberto Colella e di Davide Vitiello, soprattutto per quanto concerne il tentativo di mettere in rete alcune delle soggettività più intraprendenti e brillanti del panorama giovanile regionale.

Il progetto Molihub è certamente una buona idea, abbastanza indeterminata e fumosa per il momento, ma che avrà modo certamente di delinearsi più nettamente a cominciare dall’immediato futuro.

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