La CGIL apre una stagione decisiva di lotta e di confronto

Il segretario Sandro Del Fattore e Franco Spina, membro della segreteria regionale della CGIL, nel corso di un’intensa conferenza stampa, hanno annunciato le prossime mosse che la Confederazione, inserite all’interno della campagna per l’approvazione del nuovo Statuto dei lavoratori

Conferenza stampa di svolta oggi, sabato 16 gennaio, nella sede campobassana della CGIL Molise. A metà dello scorso mese di dicembre, il sindacato rappresentato da Susanna Camusso ha varato il “nuovo Statuto dei lavoratori”, un documento che vuole rifondare i diritti universali del lavoro che, nel nostro paese in particolare, sono stati cancellati da provvedimenti legislativi (il jobs act innazitutto) ispirati dalla Confindustria, che hanno esteso il precariato e aggravato le condizioni esistenziali ed operative di chi lavora. La promozione del nuovo Statuto vedrà la CGIL impegnata veementemente nei prossimi mesi nelle fabbriche innanzitutto, ma anche nella parte rimanente del corpo sociale, per riconcepire e diffondere una cultura rinnovata della solidarietà e della tutela dei lavoratori.

In questo quadro il segretario della CGIL Molise Sandro Del Fattore, affiancato da Franco Spina, segretario della Filcams e membro della segreteria regionale, ha annunciato un’iniziativa articolata, che ha come interlocutrice diretta la Regione Molise, basata su tre questioni fondamentali: le iniziative riguardanti l’area di crisi complessa, il Masterplan per il Mezzogiorno varato dal Governo e la Sanità regionale, ormai diventata per il Molise un’emergenza vera e propria. Sull’area di crisi complessa – ha detto del Fattore a cui ha fatto eco Spina – si sta perdendo tempo prezioso. Il decreto governativo che riconosce l’esistenza delle condizioni di crisi nell’area industriale che va da Boiano a Pozzilli ha assegnato al Molise nove mesi per definire il programma operativo da finanziare con risorse aggiuntive dello Stato; sono passati già cinque mesi e la Regione ha convocato un’unica riunione per l’insediamento della cosiddetta cabina di regia, alla quale, oltretutto e paradossalmente, non è stato invitato il mondo della ricerca e dell’innovazione, rappresentato dall’Università del Molise.

Inoltre, hanno sottolineato a turno Del Fattore e Spina, sulla GAM, la cui crisi produttiva è stata al centro del riconoscimento dell’area di crisi complessa da parte del Governo, la Regione brancola ancora nel buio senza uno straccio di proposta da sottoporre ai lavoratori che il prossimo novembre si vedranno scadere definitivamente la cassa integrazione e con essa il contratto di lavoro con l’azienda di Boiano; chissà che qualcuno non stia lavorando proprio in questa direzione, ha detto Del Fattore, per avere le mani libere e per affidare il progetto di rilancio dell’azienda a chi gli pare, senza l’impegno di dover riassumere le maestranze. Su come ci si sta attrezzando per rispondere alla programmazione richiesta alle Regioni del sud dal Masterplan, il giudizio dei due sindacalisti è stato altrettanto negativo. Innanzitutto perché all’annuncio del progetto strategico di Renzi qualche mese fa non ha fatto seguito l’appostamento di risorse economiche dedicate nella legge di stabilità; e poi per l’immobilismo delle Regioni meridionali e della Regione Molise in particolare, che sulle infrastrutture dovrebbe sviluppare un’iniziativa di programmazione concertata con le Regioni limitrofe innanzitutto, ma anche con tutte le altre del Mezzogiorno.

La terza questione sulla quale si è appuntata la critica articolata e puntuale della CGIL, è stata la Sanità. I piani attuativi che il Commissario Frattura ha concordato con il Ministero non sono stati discussi e concordati con gli operatori sanitari, con le loro rappresentanze sindacali e nemmeno con i sindaci, rappresentati e responsabili della salute dei cittadini che amministrano.
E’ stata avanzata ripetutamente, soprattutto negli ultimi giorni, la prospettiva dell’integrazione dell’ospedale Cardarelli con la Cattolica, prospettiva che si può prendere in considerazione secondo la CGIL, unicamente a patto che sia tutelata, rafforzata ed estesa la sanità pubblica, che assicura l’universalità della cura per tutti. Insomma, questioni fondamentali che riguardano assetti strutturali del tenore produttivo, lavorativo ma anche culturale, della comunità molisana. Infine, e questa ci pare una notizia di grande rilievo, Del Fattore ha annunciato che nei prossimi giorni la CGIL presenterà un documento di analisi della attuale situazione sociale ed economica della nostra regione, che contiene anche, settore per settore, proposte per far fronte alla conclamata crisi di programmazione della quale sta dando prova la politica.

Su questo documento, al quale hanno contribuito tutte le categorie e che è stato approvato dalla segreteria regionale, la CGIL aprirà un confronto con le altre sigle sindacali ma anche col mondo del volontariato e dell’associazionismo, in maniera da raccogliere, intorno ad una visione realistica ma strategica, la parte più attiva e propositiva del corpo sociale molisano.

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