La salute non è una merce. Il 7 aprile #healt4all
Il 7 aprile si terrà la giornata europea di mobilitazione intitolata “la salute non è una merce” per ribadire il carattere fortemente antisociale delle politiche liberiste attuate nei paesi europei soprattutto in riferimento alla privatizzazione dei servizi fondamentali e dei beni comuni, da sempre considerati universali e mai come adesso oggetto delle mire speculative delle multinazionali e di tutti quei soggetti che perseguono il profitto privato.
In tutte le città europee i cittadini scenderanno in piazza per opporsi allo smantellamento della sanità pubblica, l’unica in grado di garantire l’universalità e la gratuità del servizio, nonché contro la tendenza che si sta affermando sempre più chiaramente nei principali paesi europei a imitare il modello sanitario americano, fondato sulle assicurazioni private, che esclude milioni di cittadini statunitensi dalle cure.
Il Molise non fa certo eccezione rispetto a questo quadro desolante e anzi, come più volte sottolineato dal Forum regionale per la difesa della sanità pubblica, sembra incarnare il ruolo di regione-laboratorio, come dimostra la ripartizione dei posti-letto prevista dal piano sanitario, patrocinato dall’attuale governatore Paolo di Laura Frattura su commissione del Ministero della sanità, che destina alle strutture private circa il 40% dei posti-letto totali, ben oltre la media nazionale che si attesta intorno al 25%.
Per questo il Forum ha tenuto oggi, presso la Sala Mancini del Comune di Campobasso, una conferenza-stampa presieduta da Italo Testa (presidente del Forum), Aida Trentalance, Giuseppe Bianchi (portavoce), Lucio Pastore, Umberto Berardo, insieme ai rappresentanti dell’Unione degli studenti e dei comitati di quartiere, oltre al sindaco di Campodipietra Peppe Notartomaso, per invitare tutti i molisani alla manifestazione che si terrà il 7 a Campobasso, a partire dalle 16.30, in piazza Municipio, dove interverranno, tra gli altri, anche i rappresentanti dei comitati in difesa degli ospedali cittadini prossimi allo smantellamento, così come previsto dal piano di Frattura: i comitati di Larino, di Termoli, di Agnone, di Venafro e di Isernia, oltre naturalmente al comitato pro-Cardarelli del capoluogo.
I rappresentanti del Forum hanno voluto sottolineare quello che la stessa Ministra della sanità Beatrice Lorenzin ha dichiarato pubblicamente qualche giorno fa: il Molise è tra le cinque regioni in Italia, la cui offerta sanitaria è al di sotto dei livelli essenziali di assistenza (L.E.A.) previsti dalle leggi nazionali. Un dato su cui senz’altro pesa in maniera decisiva lo squilibrio a favore dei privati nella destinazione delle risorse pubbliche.
Dall’entità di questa mobilitazione e delle prossime che le varie associazioni in difesa del diritto universale alle cure sapranno mettere in campo dipenderà l’inversione di queste scelte anti-popolari architettate dalla Troika per spolpare quello che rimane del patrimonio pubblico in Italia, così come negli altri paesi europei
Paolo Di Lella100 Posts
Nato a Campobasso nel 1982. Ha studiato filosofia presso l'Università Cattolica di Milano. Appena tornato in Molise ha fondato, insieme ad altri collaboratori, il blog “Tratturi – Molise in movimento” con l'obiettivo di elaborare un’analisi complessiva dei vari problemi del Molise e di diffondere una maggiore consapevolezza delle loro connessioni. Dal 2015 è componente del Comitato scientifico di Glocale – Rivista molisana di storia e scienze sociali (rivista scientifica di 1a fascia), oltre che della segreteria di redazione. Dal 2013 è caporedattore de Il Bene Comune e coordinatore della redazione di IBC – Edizioni. È autore del volume “Sanità molisana. Caccia al tesoro pubblico”. È giornalista pubblicista dal 2014
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