Maurizio Belnudo e la sua arte dentro la particolare stanza

A via Muricchio c’è un edificio che, al suo interno, nasconde una stanza molto particolare, una stanza che racchiude un intero “mondo”. Quale? Quello dell’artista Maurizio Belnudo.

La stanza in questione, si trova presso la sede dell’Associazione Malatesta, a Campobasso, e ospita la personale dell’artista molisano, intitolata proprio “Il mondo di Maurizio Belnudo”: l’allestimento della mostra è stato curato da Michelangelo Tomaro e rimarrà aperta al pubblico fino a domenica 9 luglio. L’artista molisano, è un pittore autodidatta anche se,  guardando le sue tele, questo risulta difficile da credere.

L’arte di Belnudo, è caratterizzata da colori molto vivaci, e si concentra sulla ri-creazione di dimensioni fiabesche. Infatti, l’esposizione raccoglie una serie di dipinti, olio su tela, su cui sono raffigurati personaggi, oggetti e paesaggi provenienti da diversi mondi. Come, ad esempio, quello dei cartoni animati, quello religioso, dei romanzi, delle fiabe, degli animali.
Tra i vari lavori esposti, ce ne sono stati alcuni che mi hanno colpito maggiormente. Il perché, in maniera razionale non lo so spiegare, ma questo non mi sorprende più di tanto, perché laddove regna la fantasia, in una sala espositiva dove a farla da padrone c’è l’immaginazione, voi penso converrete con me, che non bisogna farsi troppe domande.

Ad esempio, c’è un dipinto con delle tigri come soggetti principali: mi ci sono soffermata più a lungo su questa opera e non solo per via dei colori e dei disegni in sé, che sono davvero belli.
Un altro lavoro di Belnudo su cui ho concentrato la mia attenzione è quello che rappresentava Alice nel paese delle meraviglie nel momento del banchetto a casa del cappellaio matto. Sembravano, quasi, in attesa che anche lo spettatore del quadro si aggiungesse al loro tavolo. Credo che l’accettare o meno l’“invito” sia solo una questione di scelta nel lasciarsi andare o meno, per qualche minuto, al mondo fantastico che in quel momento il quadro rappresenta.

Io ho accettato l’invito. Nel caso non lo avessi ricevuto, mi sarei autoinvitata… Minuti di pura evasione fantastica, trascorsi in compagnia di quelle tele che, in qualche maniera, mi hanno rievocato ricordi della mia infanzia e non solo. Da qualche parte ho letto che, non so dove, esiste una stanza dove una persona può andare ad urlare per sfogare le tensioni della giornata. La stanza che ospita il mondo di Belnudo può diventare, anche se per pochi istanti, a mio parere, la stanza dello sfogo, inteso nel senso più alto del termine, dell’ immaginazione di ognuno di noi.

Maria Elena Francalancia21 Posts

Nata a Cortona nel 1981, si diploma presso l'istituto tecnico commerciale L.Pilla di Campobasso. Successivamente si trasferisce a Roma per intraprendere la carriera universitaria dove studia tre anni presso l'Accademia di belle arti. Ad oggi sono tre le esposizioni che ha tenuto: Reasia, Reasia #2 e Gessetti. Nel dicembre 2013 consegue la laurea in Scienze della comunicazione presso l'università degli studi del Molise, discutendo la tesi in storia dell'arte contemporanea, intitolata: "La pittura dell'immaginario: visionari e Metafisici, da Bocklin al Surrealismo".

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