“Caro Aldo”

di Massimo Romano da FB

Intervenendo all’inaugurazione della nuova ala del Neuromed, il Presidente della Regione Frattura si è abbandonato a una serie di commoventi salamelecchi nei confronti del “caro Aldo”, patron dell’Istituto sanitario e suo principale sponsor politico, magnificandone le doti imprenditoriali ma forse dimenticando di essere lì come rappresentante dei principali ‘soci’ (a loro insaputa…) di quell’impero economico, cioè i contribuenti molisani che gli ‘passano’ 40 milioni di euro all’anno per prestazioni sanitarie convenzionate, oltre all’una tantum delle transazioni di 46 milioni per ‘apparare’ i presunti debiti (quali?) risalenti addirittura al 1993 (!!!), senza dimenticare 2,8 milioni a fondo perduto per costruire la nuova ala.

Già, deve proprio averlo dimenticato. Perché Frattura ha continuato esaltando la ricchezza generata “dal” Neuromed per la “mobilità attiva”, cioè l’attrazione di pazienti di fuori regione – ben l’84% del totale! – che vengono a curarsi a Pozzilli…

Ma “ricchezza” per chi, di grazia?

Sicuramente per l”illuminato’ imprenditore privato, ma non altrettanto per i contribuenti e per i pazienti molisani che Frattura in quella sede rappresentava, che invece hanno subìto ignari la deprivazione di un numero esorbitante di posti letto sottratti loro per le tradizionali discipline sanitarie del sistema pubblico (che non a caso hanno liste d’attesa inaccettabili) e destinati all’utenza extraregionale di Neuromed.

La tanto osannata “mobilità attiva” è stata, infatti, tra le cause principali del disavanzo sanitario regionale che ha determinato il piano di rientro, il commissariamento e l’aumento delle tasse.

Va bene la propaganda, va bene la favola di Re Mida, va bene la passerella elettorale, però a tutto c’è un limite, soprattutto quando si interviene nel ruolo di Presidente della Regione e non di responsabile marketing di un’azienda privata.

Superando gli slogan che spesso mistificano la realtà, invito a leggere la relazione istruttoria del Ministero della Salute n. 10054-24/03/2016.
Facciamo così: se Frattura non la rende pubblica nei prossimi giorni, lo farò io. Nell’interesse dei cittadini che lui, non io, dovrebbe rappresentare.

 

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