Giovani sempre più europei (e politici sempre meno)
«L’unica utopia razionale è quella di un’Europa unita». Così il 9 maggio scorso, giorno della Festa dell’Europa, il grande scrittore spagnolo Javier Cercas, ha concluso la sua lectio magistralis E pluribus unicum con la quale si è aperto il 31esimo Salone del Libro. Un Salone, per inciso, che ha registrato un’affluenza senza precedenti di pubblico giovanile.
Questa estate 30 mila diciottenni europei potranno viaggiare gratis per un mese in quattro Paesi dell’Unione grazie a un progetto Interail costato 12 milioni di euro (EU’s website for youth programs). Soldi benedetti, perché dare ai nostri ragazzi, anche a quelli di famiglie disagiate, l’occasione di scoprire luoghi, lingue e culture, significa spalancare dinanzi a loro nuovi orizzonti, sogni e ambizioni in condivisione con coetanei di altri Paesi. Posso ben dirlo per esperienza giovanile vissuta, in tutt’altre condizioni, girando l’Europa in autostop, una tecnica di viaggio a sbafo, detta hitchhiking allora in voga tra i ragazzi ma oggi sconsigliabile.
Dunque un evviva per questo Erasmus ferroviario che investe su quell’identità culturale che accomuna la stragrande maggioranza della popolazione giovanile dei Paesi EU e che sarà il vero antidoto contro le crescenti ondate di populismo e di sovranismo antieuropeo. Dal grafico qui allegato (che riporta i risultati di un eventuale referendum per uscire dall’Europa), colpisce infatti che una media del 71 per cento di giovani sia contrario all’uscita. Ed è davvero significativo che nella graduatoria l giovani tedeschi siano secondi (80%): un dato decisamente incoraggiante nel senso che fa intravedere una “Germania europea” che allontana i mai sopiti timori di una “Europa tedesca”. C’è poi quel terzo posto dei giovani italiani. Un dato rassicurante per noi ma piuttosto allarmante per il Movimento 5 Stelle che, al netto di recenti e poco convincenti resipiscenze, ha fomentato in passato – e ora di nuovo con Grillo – un feeling antieuropeista in linea con la Lega di Salvini e col responsabile della Brexit, Nigel Farage. Un feeling che, per fortuna, appare lontanissimo dalle aspettative della gioventù europea.
Postilla*. E’ interessante segnalare che secondo un rilevamento (The Erasmus Impact Study scaricabile online), uno studente Erasmus su tre intreccia legami che hanno dato luogo dal 1987 a un baby boom stimato dal commissario EU all’educazione Vassiliou, intorno al milione di nati.
Giuseppe Tabasso367 Posts
(Campobasso 1926) ha due figli, un nipotino e una moglie bojanese, sempre la stessa dal 1955. Da pianista dilettante formò una band con Fred Bongusto. A suo padre Lino, musicista, è dedicata una strada di Campobasso. Il Molise è la sua Heimat. “Abito a Roma - dice - ma vivo in Molise”. Laureato in lingua e letteratura inglese, è giornalista professionista dal 1964. Ha iniziato in vari quotidiani e periodici (Paese sera, La Repubblica d’Italia, Annabella, Gente, L’Europeo, Radiocorriere). Inviato di politica estera per il GR3 della RAI, ha lavorato a Strasburgo e Bruxelles, a New York presso la Rai Corporation e a Londra e Colonia per le sezioni italiane della BBC e della Deutschland Funk. Pubblicazioni: Il settimanale con Nello Ajello (Ediz. Accademia, Roma 1978); Facciamo un giornale (Edizioni Tuttoscuola, Roma 2001); Il Molise, che farne? (Ed. Cultura & Sport, Campobasso 1996); per le Edizioni Bene Comune; Post Scriptum, Prediche di un molisano inutile ( 2006); Gaetano Scardocchia, La vita e gli scritti di un grande giornalista (2008); Moliseskine (2016). In corso di pubblicazione Fare un giornale, diventare giornalisti, Manuale di giornalismo per studenti, insegnanti e apprendisti comunicatori.
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