Fanelli sul Milleproroghe: “carta straccia i provvedimenti della regione Molise su bando periferie e vaccini”.
di Micaela Fanelli
Uno scippo ai Comuni italiani, un pericoloso ritorno al passato sui vaccini, due schiaffi dolorosi e non privi di conseguenze per la Regione Molise. Sono i fatti a commentare, tristemente, il decreto milleproroghe approvato dal Governo a trazione leghista e grillina. Che, con il suo primo, vero disposto legislativo, non solo tradisce tutte le promesse elettorali, ma provoca un terremoto economico nei Comuni italiani, defraudati di fondi già stanziati per le periferie. Irridendo poi il mondo scientifico e della Scuola, dando ragione al drappello no vax, che in Italia sembra aver monopolizzato la salute pubblica.
Soprattutto, per quanto ci riguarda, in questo modo sgretolando le decisioni assunte dal Consiglio Regionale del Molise che si è già espresso contro il taglio dei fondi alle periferie e per le coperture vaccinali obbligatorie. 28 erano i milioni di euro stanziati in favore di Campobasso ed Isernia dal precedente (e tanto vituperato) Governo di centrosinistra, cancellati con un colpo di spugna dal “cambiamento” imposto da Lega e 5 Stelle, che ora si arrampicano sugli specchi di presunte, future, impossibili rimodulazioni.
Lo stesso Consiglio Regionale, su sollecitazione del Partito Democratico e con il solo voto contrario dei 5 stelle, aveva votato una mozione in cui si impegnava il Presidente Toma ad “assumere ogni necessaria determinazione nei confronti del Governo nazionale, per evitare che i Comuni molisani vengano penalizzati e ulteriormente gravati da una sospensione di finanziamenti che erano già in corso d’opera”. Carta straccia, per volontà del “Governo del cambiamento”… in peggio!
Complessivamente, un miliardo di euro destinato a progetti già avviati in 96 dei 120 Comuni vincitori del bando, non c’è più. E non c’è da meravigliarsi se l’Anci ha deciso di interrompere i rapporti istituzionali con il Governo, che con questa scellerata decisione provocherà danni incalcolabili ai territori che più di tutti avevano bisogno di quei fondi per riqualificare le proprie periferie, Molise in primis.
Sui vaccini, poi, la situazione è ancora più grave e pericolosa: dopo secoli di conquiste scientifiche, da in Italia le autocertificazioni valgono più della ricerca medica, in questo modo mettendo in pericolo la salute di tanti studenti immunodepressi, che potrebbero essere costretti a frequentare “classi ghetto”.
Stracciando così anche la legge regionale approvata in Molise, proposta dal Partito Democratico, votata con senno e responsabilità dalla maggioranza di centrodestra, accolta con favore da tutti gli operatori scolastici, nel tentativo di porre un argine di buon senso alla irragionevole e dissennata volontà di compiacere un gruppetto di stregoni. E anche in questo caso, parole al vento, infrantesi contro l’indifferenza con la quale Lega e 5 stelle continuano a trattare la nostra Regione, privata – è d’obbligo ricordarlo – anche dei finanziamenti minimi per il post sisma.
Le conseguenze saranno gravi, sono già gravi. Tutti i sindaci di Italia sono in rivolta, mentre i carabinieri continuano a scoprire e denunciare false autocertificazioni sui vaccini. E l’immenso coro di voci contrarie non si sta levando per questioni politiche\elettorali, come hanno tentato di replicare da Roma, ma perché sono stati traditi gli impegni già assunti dallo Stato nei confronti dei Comuni e messa a repentaglio la sicurezza della popolazione. E questi sono fatti, non opinioni.
Ma non ci arrenderemo, non permetteremo di condurre l’Italia e il Molise verso il baratro dell’incompetenza e dell’irragionevolezza. E non solo con la protesta, ma soprattutto con le proposte, continueremo ad essere vicino ai sindaci, ai dirigenti scolastici, ai terremotati dimenticati dal Governo. Peggio, penalizzati e irrisi da una classe politica che, alla prova dei fatti e non delle promesse, inizia a mostrare il proprio volto….del cambiamento in peggio.
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