Mimmo Lucano. Il Comune se ne lava le mani (per ora)
di redazione
Ieri, durante la seduta del Consiglio comunale di Campobasso, il Presidente Michele Durante ha ritirato l’ordine del giorno sulla proposta che la CGIL, insieme ad alcune associazioni – tra cui il Bene Comune – hanno avanzato, di conferire la cittadinanza onoraria a Mimmo Lucano, il sindaco di Riace, una delle prime vittime della campagna repressiva indetta da Salvini, annunciata dal decreto sicurezza approvato appena una settimana fa dalle Camere.
Pare che i Consiglieri di minoranza abbiano da subito protestato sulla legittimità della discussione, così come sembra che lo stesso Presidente del Consiglio si sia reso conto che non avrebbe trovato una spalla neanche tra la sua maggioranza. Il motivo formale, comunque, è stato quello della mancata approvazione da parte della commissione preposta, quella presieduta da Giovanna Viola.
Chissà che non sia stata proprio lei a sollevare l’eccezione…
Tra i consiglieri contestatari c’era pure Simone Cretella, del M5S, il quale ha ritenuto evidentemente strumentale l’iniziativa e ha tenuto a sottolineare, d’altra parte, la divisione nella maggioranza sull’argomento. Noi lo abbiamo raggiunto al telefono e gli abbiamo chiesto di entrare nel merito della vicenda che ha colpito Mimmo Lucano e del Decreto voluto fortemente dal Ministro dell’Interno. Naturalmente Cretella non si è sbottonato, ha ribadito che da soggetto istituzionale non può avallare l’idea che si conferisca la cittadinanza onoraria a un sindaco che ha addirittura rivendicato il proprio diritto alla disobbedienza nei confronti delle procedure legali, specialmente se queste si rivelano un ostacolo nel perseguire la giustizia sociale. Ha anche ammesso, però, tra le righe, che il Movimento su questo (così come su tante cose, aggiungiamo noi) sta subendo l’attivismo della Lega e che, nella sostanza, di elementi positivi nel modello Riace se ne trovano eccome.
Paolo De Socio, da poco eletto segretario della Camera del lavoro molisana, che sempre abbiamo sentito telefonicamente, è apparso desolato nell’osservare il clima dentro e fuori Palazzo S. Giorgio, forse alludendo anche agli insulti di cui è stato fatto oggetto egli stesso, così come anche Michele Durante, su FB. Si augura, comunque, De Socio, che la richiesta ottenga presto il via libera da parte della Commissione e che venga discusso in Consiglio, tenendo presente ciò che recita l’art. 2 comma 1 del Regolamento del Comune di Campobasso, e cioè che “la cittadinanza onoraria può essere conferita per l’esempio ispirato ai fondamentali valori umani della solidarietà, dell’amore, dell’aiuto al prossimo, specialmente nei confronti dei più deboli e bisognosi”.
Infine, abbiamo contattato Michele Durante che ci ha confermato di non aver voluto esporre la figura di Mimmo Lucano ad un dibattito ostile e al tempo stesso privo di contenuti. Ci ha rivelato, poi, che sta preparando un documento che partendo dal caso Riace si ponga come critica generale e articolata ai dispositivi repressivi azionati dal Governo. Insomma, questo sarà l’incipit del prossimo ordine del giorno da discutere al più presto sul tema. Almeno questo è quanto ci ha garantito Durante. Speriamo bene.
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