Direzione… Coraggio
Quello che stiamo percorrendo, attraversando, non è un periodo storico semplice in cui vivere, del quale sentirsi parte e far parte …È un’epoca quella attuale, piuttosto difficile e complicata, in cui credo sia necessario tra le altre cose, possedere una gran dose di CORAGGIO. Ma, cos’è il coraggio? Prima ancora, di provare a dare una “mia definizione” del coraggio, c’è bisogno che io torni con la mente a quel momento esatto in cui mi sono posta la domanda. Era la sera dell’11 gennaio scorso, il 20° anniversario dalla scomparsa del poeta Fabrizio De Andrè e stavo guardando su rai 1 lo speciale a lui dedicato.
Una delle canzoni ma credo, sia più esatto dire poesie, che mi tornò in mente è “Smisurata preghiera” più precisamente mi tornò in mente la frase: “per viaggia in direzione ostinata e contraria”. Frase che mi portò ad esclamare: “Quanto coraggio deve avere chi sceglie di viaggiare in direzione ostinata e contraria!” Di conseguenza, quasi in maniera automatica mi domandai cosa fosse davvero il coraggio …Ci ho riflettuto tanto e sono giunta ad una diciamo conclusione ed è la seguente:
Secondo me, è quella capacità da parte di un individuo di ammettere, riconoscere a se stessi e/o agli altri i propri limiti, le proprie fragilità. Penso che questo, sia uno dei “più bei modi” di impersonare il coraggio. Una cosa bellissima, è il fatto che ciò che per me può essere “coraggioso”, magari non lo è per un’altra persona e viceversa… Quindi in un certo senso, il coraggio ha la capacità di svelare l’unicità di ognuno di noi.
Coraggioso per me è colui che non si “vende” anche quando non ha scelta…
Coraggioso per me è chi rimane fedele a se stesso…
Coraggioso per me è chi ride da solo per strada e non gli importa se verrà scambiato per matto…
Coraggioso per me è chi beve un bicchiere di latte mentre tutti gli altri bevono il drink che va tanto di moda …
Coraggioso per me è colui che non ha paura di osare…
Coraggioso per me è colui che nonostante il male ricevuto è rimasto dalla parte del bene…
L’elenco potrebbe continuare ancora a lungo. Tornando a far riferimento al periodo storico che la nostra società sta vivendo nei suoi vari aspetti, osservandoci (noi esseri umani) con un po’ più di attenzione ci si rende conto che se la tendenza in linea di massima nel passato, consisteva nel fatto che il coraggio era richiesto soprattutto per le “cose difficili” oggi invece, sembra che si sia ribaltata la situazione e cioè sembra che ci sia sempre più bisogno di avere coraggio soprattutto per le “cose facili” della vita.
Per dirla con un esempio un po’ surreale è come se nell’odierna società la maggior parte di noi sarebbe disposto ad entrare con “coraggio” di notte in una libreria per rubare i libri preferiti della persona amata e regalarglieli, ma che quasi nessuno di noi avrebbe il coraggio di scrivere una dolce poesia alla persona amata e regalargliela… In questo caso è la semplicità intesa nel senso più nobile del termine che diventa sinonimo “di direzione ostinata è contraria”.
Maria Elena Francalancia21 Posts
Nata a Cortona nel 1981, si diploma presso l'istituto tecnico commerciale L.Pilla di Campobasso. Successivamente si trasferisce a Roma per intraprendere la carriera universitaria dove studia tre anni presso l'Accademia di belle arti. Ad oggi sono tre le esposizioni che ha tenuto: Reasia, Reasia #2 e Gessetti. Nel dicembre 2013 consegue la laurea in Scienze della comunicazione presso l'università degli studi del Molise, discutendo la tesi in storia dell'arte contemporanea, intitolata: "La pittura dell'immaginario: visionari e Metafisici, da Bocklin al Surrealismo".
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