La società molisana non è estranea all’economia di mercato e alle sue leggi: anche in questa parte del centro Italia si registrano fenomeni di disoccupazione, povertà e disuguaglianze sociali; la globalizzazione ha causato una frammentazione del lavoro e dei mestieri generando una viva condizione di precarietà sociale per la stessa classe artigiana locale e per le sue forme associative.

In determinati settori dell’artigianato regionale si assiste a una oggettiva difficoltà delle piccole imprese, soprattutto quelle a conduzione familiare, nell’avviare dei processi di ripresa economica e produttiva; in realtà si tratta di una situazione particolarmente complessa perché, alla condizione di precarietà sociale e di instabilità economica, si associano altre problematiche ben più profonde. Tra di esse una delle maggiori preoccupazioni è rappresentata dal rischio di perdere il senso comunitario della cultura del lavoro artigiano.

Da tale situazione si comprende che la società regionale molisana necessita di una nuova finestra per guardare alla sua realtà artigianale, per ridare senso ad una tradizione che ritrova le sue relazioni di mondo vitale in seno alla comunità, là dove nascono progetti di scambio con il territorio e processi di valorizzazione e di promozione dei prodotti artigianali che dal locale giungono ai mercati internazionali; un’azione economica e sociale in cui l’identità artigianale si fa promotrice della propria dimensione locale in contesti  globali.