“Sogni e Favole”: il nuovo romanzo di Emanuele Trevi presentato a Campobasso

di Virginia Serra

Altro importante appuntamento per “Ti racconto un libro”: lo scorso 22 febbraio, presso il Circolo Sannitico, il critico letterario e scrittore romano Emanuele Trevi ha presentato il suo romanzo autobiografico “Sogni e favole” edito da Ponte alle Grazie. Trevi racconta il suo incontro notturno con Arturo Patten, uno dei più grandi fotografi ritrattisti statunitensi che piangeva estasiato, da solo, nella sala di un cineclub al termine di una proiezione. Ma quello con Patten è solo il primo dei tre incontri fondamentali che si svolgono a Roma, durante il corso del romanzo. “Roma mi attrae come attrae ogni individuo nel mondo, per la sua bellezza, la sua storia, gli scritti che ne parlano e i suoi misteri”, così lo scrittore ha descritto la sua città, fonte d’ispirazione.

Dopo Patten, Trevi ha incontrato il grande critico letterario Cesare Garboli, la poetessa Amelia Rosselli e Pietro Metastasio, considerato il riformatore del melodramma italiano e soprattutto il suo sonetto “Sogni, e favole io fingo”, che dà il titolo al libro, viene più volte trascritto per intero nell’opera. “Sogni, e favole io fingo; e pure in carte mentre favole, e sogni orno, e disegno, io lor, folle ch’io son, prendo tal parte, che del mal che inventai piango, e mi sdegno. Ma forse, allor che non m’inganna l’arte, più saggio io sono? O forse parte da più salda cagion l’amor, lo sdegno? Ah che non sol quelle, ch’io canto, o scrivo, favole son; ma quanto temo, o spero, tutto è menzogna, e delirando io vivo! Sogno della mia vita è il corso intero. Deh tu, Signor, quando a destarmi arrivo, fa ch’io trovi riposo in sen del vero”.

Una riflessione sull’illusione e sull’arte, la scrittura come sperimentazione di sé stessi, una formula diversa che va contro il marketing spicciolo che gira intorno al mondo dei romanzi e della letteratura stessa. L’autenticità, l’essere vero, l’essere se stessi, sono il fulcro del romanzo che è anche una raccolta di storie, di estratti di vita che appartengono al mondo dei sogni e della realtà stessa. La differenza tra sogno che può essere realizzato e favola che appartiene alla fantasia. Tre vite vere, tre incontri con persone autentiche, senza vergogna dei propri limiti, con grande conoscenza di sé. Trevi racconta: “Mentre scrivevo mi tornava spesso in mente un vecchio detto cinese”: L’uomo saggio è lo stesso da solo a casa sua e davanti l’imperatore”. Un detto che rispecchia il carattere dei suoi personaggi, per questo motivo, oltre alle loro capacità di eccellere in ciò che facevano, Trevi ne è stato molto attratto.

Il prossimo incontro con Ti racconto un libro, si terrà il 4 marzo alle ore 18:30 presso il Circolo Sannitico di Campobasso, con Giuliano Turone che presenterà il suo libro “Italia occulta”, dal delitto di Moro, alla strage di Bologna. Il triennio maledetto che sconvolse la Repubblica (1978-1980).

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