Il sapere sociale (Lentini 2003) del lavoro artigiano radicato nel territorio del contesto regionale molisano, rappresenta l’elemento costitutivo di un sistema di rapporti di natura comunitaria che nasce dalle botteghe esistenti nelle piccole località, ambienti dove la qualità del lavoro manuale è particolarmente sentita dagli attori protagonisti del processo di lavorazione del manufatto artigianale. Infatti, le azioni poste in essere durante la realizzazione di un prodotto tipico della tradizione locale sono orientate alla creazione di un bene comunitario, il cui valore economico e simbolico è strettamente legato da un lato alla bravura e creatività dell’artigiano e dall’altro alla sua utilità sociale, riconosciuta dalla comunità.

La bottega dell’artigiano (Herzfeld 2015) è un contesto fisico e sociale in cui il sapere sociale trasmesso attraverso le generazioni esercita ancora un funzione di integrazione del lavoro e delle relazioni comunitarie.

Il mondo artigianale presente nella società molisana è composto, soprattutto, da numerose piccole imprese principalmente costituite in cooperative sociali.

Ripensare lo sviluppo locale in termini di cooperazione tra gli attori che operano nell’ambito di un determinato contesto socio-territoriale, significa, dunque, elaborare secondo un prospettiva comunitaria, nuovi progetti che procedono dalla volontà comune di valorizzare le proprie risorse e potenzialità che vivono nel sistema locale.

Il Molise, per le sue peculiarità geografiche, culturali e umane (Pazzagli 2012), è sicuramente una realtà predisposta a un tipo di sviluppo che trova la sua forza nelle persone, nei gruppi sociali e in tutti quei soggetti che vivono il territorio in tutte le sue sfaccettature. È da questo presupposto che possiamo inquadrare la figura artigiana esistente nella società molisana.