Tempi e metodi di cura sotto controllo
di Anna Maria Di Pietro
Un risultato importante per Cittadinanzattiva
Il 21 febbraio la Conferenza Stato-Regioni ha approvato il Piano Nazionale di Governo delle Liste d’Attesa 2019-2021, elaborato dal Ministero della Salute. Jula Papa, Segretaria regionale di Cittadinanzattiva Molise, associazione che si batte per la tutela del cittadino, soprattutto nell’ambito della sanità attraverso gli sportelli del Tribunale per i Diritti del Malato, e che ha attivamente partecipato al Tavolo Nazionale per la stesura del Piano, ci ha rilasciato la seguente dichiarazione.
“Come associazione, per la stesura del Piano, abbiamo lavorato nell’ambito dell’Osservatorio Nazionale, raccogliendo tutte le segnalazioni pervenuteci dai cittadini che, quotidianamente, recandosi presso gli sportelli Cup e negli Ospedali, incontrano disagi e difficoltà circa le prestazioni sanitarie, soprattutto riguardo ai tempi di erogazione. Molti sono i cittadini molisani che si recano presso i nostri sportelli TDM (Tribunale per i Diritti del Malato) per esporre i problemi che incontrano. La questione riguarda, però, non solo il Molise, ma tutte le regioni d’Italia. Ogni regione, infatti, ha raccolto i dati sul proprio territorio, creando una sinergia utile ad avanzare richieste più specifiche per migliorare l’accesso ai servizi sanitari. Questo intervento è fondamentale anche per la lotta alle disuguaglianze e punta proprio a garantire eguale diritto nell’accesso alle cure, indipendentemente dalla regione di appartenenza. Sono stati stilati quattro protocolli, riguardanti anche gli accessi ambulatoriali. Tra le novità, la classificazione delle specialità ambulatoriali: urgente, che deve eseguita nel più breve tempo possibile e, comunque, nelle 72 ore, breve, differibile e programmato. Un altro punto di forza riguarda la scelta del percorso di cure: se si inizia un percorso con uno specialista, nell’ambito della sanità privata, poi non si può accedere alle prestazioni pubbliche. Per quanto riguarda le prestazioni pubbliche, una volta che il paziente viene preso in carico, il medico seguirà tutto il percorso, per esempio, pensando a prenotare le visita di controllo. Ora, però, il passo successivo tocca alle Regioni, che entro sessanta giorni dovranno provvedere a recepire il Piano, trasformandolo in Piano regionale e, inoltre, trascorsi i sessanta giorni, dovranno, entro i trenta giorni successivi, pubblicarlo sul sito istituzionale per metterlo a disposizione della cittadinanza. Noi, come associazione, dopo la recezione e l’attuazione del piano da parte della Regione, avvieremo una campagna di informazione volta a far conoscere ai cittadini diritti e relative tutele, circa il nuovo piano. Ora, ci auguriamo che nella messa a punto e nel monitoraggio, possiamo partecipare alla stesura del Piano regionale, visto che abbiamo partecipato in maniera attiva al tavolo Nazionale.”
Anna Maria Di Pietro90 Posts
Nata a Roma (Rm) nel 1973, studi classici, appassionata lettrice e book infuencer, si occupa di recensioni di libri e di interviste agli autori, soprattutto emergenti.
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