Pubblicato l’Annuario dei Dati Ambientali ISPRA
di Gianluca Iarocci
Nuove ricerche inerenti il settore trasporti fatte dallo statistico ed epidemiologo molisano Iarocci
È stato recentemente presentato a Roma presso la Sala della Regina della Camera dei Deputati alla presenza di numerose autorità l’ultima edizione dell’Annuario dei Dati Ambientali dell’ISPRA. Gianluca Iarocci statistico ed epidemiologo campobassano esperto di tematiche ambientali ha collaborato alla realizzazione dell’Annuario realizzando un contributo nella sezione trasporti. L’inquinamento atmosferico è diventato negli ultimi tempi sempre più un argomento di dibattito politico. Le attività umane stanno modificando il sistema climatico globale e il riscaldamento del sistema climatico è inequivocabile.
Gli effetti del riscaldamento potranno provocare in parecchie aree del Pianeta impatti negativi sugli ecosistemi e sulla nostra società (Rapporto IPCC – Global Warming of 1.5° C). La temperatura media superficiale aumenterà entro la fine del questo secolo almeno di 1,5° C rispetto al periodo 1850-1900, saranno più frequenti gli eventi estremi di calore (es. ondate di calore) sulla maggior parte delle terre emerse e il livello globale medio dei mari si potrà alzare in un intervallo 0,26 – 0,82 per effetto dell’aumento del riscaldamento degli oceani e della perdita di massa dei ghiacciai e delle calotte glaciali.
Saranno inaspriti: il rischio di disastri, lo stress idrico, la sicurezza alimentare, il rischio sulla salute, lo sfruttamento delle risorse naturali, le ineguaglianze di genere, la marginalizzazione sociale ed economica, i conflitti e le migrazioni. Inoltre si manifesteranno più frequentemente gli eventi climatici estremi che non potranno essere pervenuti ma solo mitigati. In un tale contesto è necessaria una strategia di adattamento ai cambiamenti climatici al fine di tutelare l’ambiente, prevenire i disastri naturali e avere una gestione sostenibile delle risorse naturali e di tutela della salute.
Nell’ambito degli strumenti e delle politiche per fronteggiare i cambiamenti climatici, un ruolo fondamentale è svolto dal monitoraggio delle emissioni dei gas climalteranti. In Italia, nel 2016, le emissioni totali di gas serra, espresse in CO2 equivalente, sono diminuite del 17,5% rispetto all’anno base (1990). Questa riduzione, riscontrata in particolare dal 2008, è conseguenza sia della riduzione dei consumi energetici e delle produzioni industriali a causa della crisi economica e della delocalizzazione di alcuni settori produttivi, sia della crescita della produzione di energia da fonti rinnovabili (idroelettrico ed eolico) e di un incremento dell’efficienza energetica.
A giudizio del ricercatore Iarocci le misure principali per la riduzione delle emissioni di gas serra (GHG) in città sono la riduzione del 50% dell’uso delle auto con il motore a scoppio entro 10 anni per poi eliminarle del tutto, si deve spostare su ferrovia prima possibile la maggior parte del trasporto passeggeri su medie distanze ed almeno il 30% del trasporto merci che supera i 300 km deve essere fatto su ferrovia o via d’acqua, tale quota dovrebbe poi raggiungere il 50%. Dovrebbe poi essere incrementato l’uso di carburanti a basse emissioni nel trasporto aereo fino a raggiungere il 40%, si devono ridurre le emissioni di CO2 derivate dagli oli combustibili del trasporto marittimo del 40-50%.
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