Crisi economica e politiche familiari
A partire dal 2007, anno in cui le maggiori agenzie di rating rilevarono il crack finanziario di uno dei due colossi del capitalismo statunitense come la Lehman Brothers e la Goldamn Sachs, i media di tutto il mondo diffusero la notizia che di fatto ufficializzò l’inizio di una crisi economica che avrebbe avuto delle conseguenze disastrose in tutti i paesi occidentali.
Da quel momento in poi la società occidentale, a seguito di una crisi sistemica generata da un capitalismo sfrenato orientato alla massimizzazione del profitto materiale, è segnata dalla radicalizzazione di fenomeni come il disagio e l’emarginazione sociale. In tale contesto si colloca il dibattito sulla famiglia e sul suo destino di soggetto insostituibile della società.
In questi ultimi anni, i governi, in particolare quello italiano, si sono sforzati, grazie anche al supporto delle istituzioni locali di realizzare dei programmi per migliorare le condizioni socio-economiche delle famiglie.
La sociologia relazionale si fa interprete di primo piano dei problemi della famiglia attribuendo ad essa un valore di carattere relazionale.
In tal senso si inserisce il nostro discorso a partire dalla possibilità di elaborare un nuovo tipo di politica familiare, dove l’azione è mirata al sostegno della solidarietà e reciprocità sociale, elementi che danno senso al vivere ed al divenire della famiglia.
Gennaro Pignalosa77 Posts
Nato a Torre del Greco nel dicembre 1975. Sociologo di formazione presso l'Università Federico II di Napoli, si è poi specializzato in discipline relative alle politiche e servizi sociali. Si occupa di orientamento universitario presso l'Università del Molise, dove collabora come assistente alla cattedra degli insegnamenti di: Sociologia e Processi di globalizzazione. Dal 2016 collabora con la rivista il Bene Comune. È impegnato in studi e ricerche sull'integrazione sociale, immigrazione e globalizzazione.
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