Ri-dopo voto/Se Gravina fa una serenata a Battista
Sabato mattina il capo del Carroccio, nonché Ministro degli Esterni, Matteo Salvini ridiscende in Molise (ex Terronia) per rimediare, bel tempo sperando, al flop del suo primo intervento elettorale nel Capoluogo per affidare al cuore immacolato di Maria (Domenica D’Alessandro) le sorti della Città di Campobasso, come da supplica del suo storico discorso della Madunina.
Vedremo se l’uomo che spezzerà le reni all’Europa, lo farà ricorrendo al famoso Rosario esibito come facevano una volta quelli si appendevano un corno al collo tipo scaccia-malocchio. Non si sa. Però dalla fantasia dello staff-comunicazione di Salvini ci si può aspettare di tutto. Non dimentichiamo inoltre che l’ancora per poco Vice-Premier salirà sul palco in quella stessa Piazza Prefettura dove ogni anno i campobassani rievocano la storica lotta tra i rossi Crociati e i celesti Trinitari.
E allora, fantasia per fantasia, perché non immaginare che sabato mattina, ai bordi della più simbolica e istituzionale piazza campobassana, protetti da Vigili Urbani anziché da poliziotti, si presentino insieme con le loro rispettive insegne i Crociati PD e i Trinitari 5S finalmente uniti per impedire che Palazzo San Giorgio sia espugnato dall’armata brancaleghista?
Del resto, come afferma bellicosamente lo stesso Andrea Greco, i leghisti sono gli avversari numero uno dei pentastellati. Dunque, caro Gravina, questa notte recati con chitarra e ramo d’ulivo sotto il portone di Palazzo San Giorgio dove Battista si sta impacchettando gli scatoloni, e fargli un’amorosa serenata. Vedrai che lui, prima farà finta di non sentire, ma poi scenderà di corsa ad aprirti il portone.
Giuseppe Tabasso367 Posts
(Campobasso 1926) ha due figli, un nipotino e una moglie bojanese, sempre la stessa dal 1955. Da pianista dilettante formò una band con Fred Bongusto. A suo padre Lino, musicista, è dedicata una strada di Campobasso. Il Molise è la sua Heimat. “Abito a Roma - dice - ma vivo in Molise”. Laureato in lingua e letteratura inglese, è giornalista professionista dal 1964. Ha iniziato in vari quotidiani e periodici (Paese sera, La Repubblica d’Italia, Annabella, Gente, L’Europeo, Radiocorriere). Inviato di politica estera per il GR3 della RAI, ha lavorato a Strasburgo e Bruxelles, a New York presso la Rai Corporation e a Londra e Colonia per le sezioni italiane della BBC e della Deutschland Funk. Pubblicazioni: Il settimanale con Nello Ajello (Ediz. Accademia, Roma 1978); Facciamo un giornale (Edizioni Tuttoscuola, Roma 2001); Il Molise, che farne? (Ed. Cultura & Sport, Campobasso 1996); per le Edizioni Bene Comune; Post Scriptum, Prediche di un molisano inutile ( 2006); Gaetano Scardocchia, La vita e gli scritti di un grande giornalista (2008); Moliseskine (2016). In corso di pubblicazione Fare un giornale, diventare giornalisti, Manuale di giornalismo per studenti, insegnanti e apprendisti comunicatori.
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