Azioni sindacali a sostegno di nuove politiche sanitarie
Il diritto alla tutela della salute e alle cure per tutti, rappresenta, o almeno dovrebbe rappresentare, nella società civile, libera e democratica, una condizione nella quale ogni persona di qualsiasi ceto, classe e gruppo sociale che vive in una determinata comunità, dovrebbe esercitare liberamente da ogni vincolo per soddisfare quelle che sono, complessivamente, le sue necessità di salute e tendere ad un miglioramento di benessere psicofisico e sociale.
Un approccio globale, questo sulla salute della persona, inserito nella nuova “Carta dei Diritti” elaborata e promossa dalla CGIL, che trova coerenza e stretto legame concettuale e pratico tra i principi della nostra Costituzione e quelli posti in essere dall’Organizzazione mondiale della Sanità.
Il recente Decreto che definisce i nuovi LEA (Livelli essenziali di assistenza) costituisce un importante azione politica volta ad un reale cambiamento che intende assicurare l’uniformità dei servizi sanitari, socio-sanitari e sociali, garantire, però, le cure a tutti attraverso un piano che dia senso e risponda alle molteplici e differenziate esigenze di salute dei cittadini, significa collocare le risorse pubbliche destinate al finanziamento sanitario in base principi fondati sull’equità sociale, applicando, cioè, un metodo capace di indirizzare le risorse verso specifiche prestazioni assistenziali che siano consone alle concrete esigenze di salute del contesto regionale e territoriale di riferimento.
Da questa prospettiva, la CGIL partendo da un principio di uguaglianza e di giustizia sociale, consapevole delle oggettive disuguaglianze sociali che si riscontrano sul piano dei servizi da fornire ai cittadini e sulle permanenti disparità territoriali che si rilevano sotto il profilo delle risorse da destinare alle regioni, sottolinea che nell’ambito della distribuzione dei finanziamenti a ciascuna regione, vanno aggiornati i criteri di riparto legati alla situazione socio-demografica di ogni territorio, ciò significa valutare accuratamente le difficoltà economiche e sociali delle singole regioni e in base alle aree di bisogno socio-assistenziale di natura sanitaria attivare dei servizi ad esse funzionali.
Gennaro Pignalosa77 Posts
Nato a Torre del Greco nel dicembre 1975. Sociologo di formazione presso l'Università Federico II di Napoli, si è poi specializzato in discipline relative alle politiche e servizi sociali. Si occupa di orientamento universitario presso l'Università del Molise, dove collabora come assistente alla cattedra degli insegnamenti di: Sociologia e Processi di globalizzazione. Dal 2016 collabora con la rivista il Bene Comune. È impegnato in studi e ricerche sull'integrazione sociale, immigrazione e globalizzazione.
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