Sanità, il PD fa il punto e attiva il tavolo permanente
di PD Molise
Cosa sta succedendo alla Sanità molisana? siamo stati i primi a chiedere di far luce sulle modalità della delibera fatta a distanza dal presidente della Regione per la nomina del commissario Asrem Virginia Scafarto, e siamo ancora qui a cercare di chiarire ai molisani quello che sta succedendo.
I commissari Giustini e Grossi, nominati dal governo giallo – verde (ma in realtà più verde dato che Giustini era in quota Lega) hanno consegnato le ‘pecore’ molisane nella fauci del ‘lupo’ Agenas che, come sappiamo tutti, è l’Ente pubblico nazionale che ha il compito di vigilare e verificare i conti in tema di sanità regionali monitorando tutte le regioni.
Niente di strano se non fosse per l’assordante silenzio del presidente Toma che, da un lato non ha mai fatto ciò che era tenuto a fare, ovvero controllare e tenere in ordine quei conti ed evitare quindi di far trovare all’Agenas un impressionante disavanzo pari a circa 60 milioni di euro di debito sanitario: dall’altro adesso lo stesso Toma sta facendo una serie di moine con le quali si erge a santo protettore della Sanità molisana giocando a rimbalzarsi le responsabilità con il commissario Giustini e, di fatto, continuando a produrre solo chiacchiere sul tema della Sanità. Cosa se ne fanno i molisani delle loro chiacchiere e delle loro schermaglie? Nulla.
Perché nel frattempo chiudono interi reparti, chiudono ospedali, chiudono presidi sanitari su tutto il nostro territorio lasciando, di fatto i molisani sempre più soli e sempre più abbandonati a prestazioni sanitarie non adeguate. Cosa stiamo facendo noi del Pd? Quello che avrebbe dovuto fare il presidente Toma, ovvero da un lato un’operazione di controllo dei conti della Sanità e dall’altro abbiamo costituito un gruppo di lavoro, composto anche da operatori sanitari, che studia e valuta proposte concrete di aiuto e assistenza sanitaria ai molisani.
Lo stiamo facendo avendo ben chiari due obiettivi, condivisi e approvati dalla Direzione regionale del partito: il superamento delle regole che non consentono alle piccole regioni di poter avere un DEA di secondo livello e il riequilibrio della gestione della spesa sanitaria tra pubblico e privato. Perché l’impegno per la nostra terra, la concretezza delle nostre proposte è l’unico modo che conosciamo e riconosciamo del fare politica.
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