La Cgil Molise e le politiche di sviluppo a sostegno delle infrastrutture molisane
In particolare gli elementi di arretratezza di carattere infrastrutturale vanno individuati nei settori cosiddetti “pesanti” quali strade e ferrovie, dove le oggettive difficoltà esistenti lungo le tratte e i collegamenti stradali e ferroviari, determinano una difficile comunicazione soprattutto per tutti quei processi socioeconomici che rappresentano un elemento di sviluppo commerciale per la regione, infatti questa condizione non facilita la possibilità di attuare una fase di rilancio dei settori produttivi e migliorare la efficienza dei servizi, precludendo qualunque iniziativa di interscambio commerciale.
Su questa linea “il patto per il Molise” prevede risorse finanziarie da impiegare nell’ambito della rete ferroviaria regionale, finalizzata ad una ristrutturazione che comporta l’elettrificazione di alcuni tratti che toccano la linea di Roccaravindola – Isernia del tratto Roccaravindola – Campobasso, inoltre nei progetti di rinnovamento delle infrastrutture si rilevano fondi disponibili a favore della viabilità minore che caratterizza nello specifico le strade che collegano i piccoli centri dell’entroterra molisano.
La politica sindacale della CGIL Molise, pur essendo in accordo con gli obiettivi sopra citati elabora prospettive in funzione di ciò che potrebbero rappresentare delle condizioni di miglioramento infrastrutturale, siano esse sul piano sociale ed economico, come ad esempio l’utilità della costruzione di una Super-Strada tesa favorire il collegamento nel tratto San Vittore – Isernia ridimensionando, in tal modo, le difficoltà dei collegamenti che si riscontrano con i grandi centri come Roma e Napoli.
Gennaro Pignalosa77 Posts
Nato a Torre del Greco nel dicembre 1975. Sociologo di formazione presso l'Università Federico II di Napoli, si è poi specializzato in discipline relative alle politiche e servizi sociali. Si occupa di orientamento universitario presso l'Università del Molise, dove collabora come assistente alla cattedra degli insegnamenti di: Sociologia e Processi di globalizzazione. Dal 2016 collabora con la rivista il Bene Comune. È impegnato in studi e ricerche sull'integrazione sociale, immigrazione e globalizzazione.
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