Larino, nel ricordo di Luigi Biscardi

Si è tenuto ieri mattina, presso la Sala Freda di Palazzo Ducale, l’evento in memoria di Luigi Biscardi dal titolo “Politica e Cultura in Molise nel secondo Novecento”

Una partecipazione sentita e commossa, in un’atmosfera di profondo rispetto per un figlio di Larino che per anni è stato protagonista della vita culturale e politica, senza dimenticare le sue origini, con l’umiltà propria degli “uomini grandi”.

“Oggi parliamo di un docente, sovrintendente, Consigliere regionale e Senatore, che dal 1956 al 1960, giovanissimo, è stato Sindaco di Larino. Era un uomo di parte, perché vissuto nel periodo delle ideologie, ma con una caratura tale da essere sempre disponibile al dialogo, al confronto. Una dote, che insieme alle sue tante capacità, gli ha permesso di ricevere i complimenti dall’avversario; cosa non facile e soprattutto inusuale, che ne sottolinea ulteriormente la grandezza”. Così il Presidente del Consiglio comunale e Preside dell’Istituto Omnicomprensivo Antonio Vesce.

Il Sindaco Giuseppe Puchetti, dopo aver ringraziato i presenti, i relatori e i compagni di tante battaglie seduti in prima fila, ha commentato una foto del 1953 che ritraeva Biscardi durante un convegno a Palazzo Ducale, accanto ad altre personalità, in cui si affrontava il tema dell’industrializzazione. “Luigi Biscardi è stato un precursore, perché lui già parlava di sviluppo riguardante le Piane di Larino. E lo dico perché la mia amministrazione sta puntando proprio sull’agroalimentare e sul patrimonio archeologico, dunque sul turismo e sulla cultura”, ha detto.

Dopo il cenno biografico di Valeria Biscardi, che grazie alla collaborazione di amici e parenti ha ripercorso la vita del padre dalla nascita fino ai nostri giorni, toccando i punti salienti dell’esperienza politica e culturale, da cui è emersa tutta l’umanità di una grande personalità, Norberto Lombardi, Storico dell’emigrazione, ha narrato puntualmente la storia del Molise proprio nell’epoca vissuta da Biscardi, accennando alle difficoltà e all’arretratezza civile e culturale della popolazione molisana, al regime fondiario e alla centralità di Larino in alcune fondamentali battaglie per i diritti. Ha detto: “Questo omaggio a Biscardi rappresenta anche un’occasione di riflessione per noi”.

Tra i relatori anche Carla Ricci, nipote del Senatore, che ha tracciato un quadro di sintesi relativo all’impegno amministrativo di Biscardi negli anni in cui fu Primo Cittadino di Larino. Anche attraverso la lettura di documenti dell’epoca, grazie all’aiuto di Giuseppe Mammarella, direttore dell’Archivio Diocesano e preziosa memoria storica della città frentana,ha narrato il grande impegno politico e culturale per migliorare le condizioni non solo della città che amministrava, ma di tutto il Basso Molise, con azioni mirate, in chiave già moderna. “Un uomo che aveva l’entusiasmo di una generazione irripetibile”, ha detto.

Sebastiano Martelli, docente di letteratura italiana presso l’Università di Salerno, ha invece ripercorso il periodo storico attraverso gli scritti di grandi autori molisani, dunque in chiave più letteraria, sottolineando l’immenso amore che Biscardi aveva per la cultura e per la sua regione. “Ha studiato per tutta la vita e gli studi su Cuoco rappresentano un monumento alla cultura italiana”.

Commovente Paolo Di Paolo, affermato fotografo e cittadino onorario di Larino, legato fin dall’infanzia a Luigi Biscardi, che ha raccontato episodi esilaranti accaduti durante l’adolescenza, ricordando dell’amico l’animo nobile e il rigore morale. L’evento si è concluso con il ricordo e i saluti del figlio Pinuccio Biscardi.

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