Tale esperienza segnata dalla fattiva collaborazione tra UDS e CGIL, in particolare con la FLC (Federazione Lavoratori della Conoscenza), trova il suo  punto di aggregazione nella manifestazione nazionale dello scorso 13 ottobre, dove migliaia di studenti provenienti da tutto il paese si sono incontrati nelle principali città italiane per esprimere il proprio dissenso nei confronti della legge 107/15 che prevede un tipo di organizzazione dell’alternanza scuola-lavoro le cui finalità sembrano in modo evidente soddisfare gli interessi esclusivi delle imprese private.

Nel territorio regionale molisano, la FLC da sempre impegnata per contribuire a un miglioramento strutturale  dei complessivi processi che riguardano il mondo della conoscenza sia esso del sistema accademico e di quello scolastico, si è occupata in modo sostanziale di definire alcuni punti sui quali si necessita di realizzare, attraverso una politica concreta, un cambiamento del sistema alternanza scuola-lavoro in Molise.

Il primo obiettivo consiste nel creare delle condizioni di confronto tra istituzioni scolastiche con i contesti lavorativi e accertarsi che le imprese, presso cui gli studenti si recano, siano organizzate in modo funzionale per l’apprendimento, infatti non è sostenibile una situazione in cui lo studente sia obbligato a svolgere un periodo di tirocinio formativo ospitato in un’azienda dove non esiste la reale opportunità di crescere in base al tipo di studi che sta compiendo nella scuola.

Un secondo punto è rappresentato dalla presenza di strutture imprenditoriali capaci di fornire allo studente tirocinante, strumenti conoscitivi e metodi applicativi pensati in base alle esigenze di una società in continuo mutamento, ciò comporta il superamento del concetto tradizionale di apprendimento circoscritto e limitato, che non sia cioè impostato su modelli privi di aggiornamenti relativi al mondo delle professioni e della produzione.