CORNAVIRUS (2): Una Croce Rossa mediatica per un sollievo al popolo degli ingabbiati
“Le news non si fermano, noi neppure” è uno slogan lanciato con l’hashtag #smarthardworking (duro lavoro causa virus) per sottolineare l’importanza che il mondo dell’informazione riveste in questo momento. Scrive a sua volta il presidente nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, Carlo Verna: “Le professioni sanitarie sono in prima linea, ma in trincea ci sono anche i giornalisti per la funzione essenziale che svolgono”.
E’ stata insomma fondata la Croce Rossa del giornalismo e tutti noi siamo in trincea in tre settori diversi: l’informazione H24, l’approfondimento scientifico e la didattica della salute pubblica. Poi però una “Salmeria del Sollievo” lavora nelle retrovie per la tenuta psicologica del popolo degli ingabbiati.
A una nostra conterranea, Chiara Di Cristinzi da Roccaravindola, laureata in scienze della formazione, il quotidiano “Qn” (Giorno, Nazione e Resto del carlino) ha dedicato una mezza pagina con un titolo che sintetizza quello che lei compie ogni giorno in una struttura assistenziale di Milano: “Combatto il virus facendo ridere gli anziani”.
Noi crocerossini mediatici del Sollievo non possiamo imitare Chiara, però ci spetta accendere lumini di speranza fino all’annientamento dello stramaledetto Covid-19. E qualcosa del genere ci viene suggerito da Helen Thompson in un artcolo uscito su New Scientist e riportato su “Internazionale”. In estrema sintesi si sostiene che per mantenere i nervi saldi e gestire lo stress di questi giorni, il senso dell’umorismo torna davvero utile come meccanismo di difesa e, per dotarsene, sono stati promossi appositi corsi.
Per fortuna noi volontari delle “Salmerie del Sollievo” possiamo ricorrere a un tipo di giornalismo che sta tra informazione e divertimento, detto Infotainment. Dunque, nel nostro piccolo e per quel che vale, da oggi in poi ci proveremo. Facendo cornavirus.
Giuseppe Tabasso367 Posts
(Campobasso 1926) ha due figli, un nipotino e una moglie bojanese, sempre la stessa dal 1955. Da pianista dilettante formò una band con Fred Bongusto. A suo padre Lino, musicista, è dedicata una strada di Campobasso. Il Molise è la sua Heimat. “Abito a Roma - dice - ma vivo in Molise”. Laureato in lingua e letteratura inglese, è giornalista professionista dal 1964. Ha iniziato in vari quotidiani e periodici (Paese sera, La Repubblica d’Italia, Annabella, Gente, L’Europeo, Radiocorriere). Inviato di politica estera per il GR3 della RAI, ha lavorato a Strasburgo e Bruxelles, a New York presso la Rai Corporation e a Londra e Colonia per le sezioni italiane della BBC e della Deutschland Funk. Pubblicazioni: Il settimanale con Nello Ajello (Ediz. Accademia, Roma 1978); Facciamo un giornale (Edizioni Tuttoscuola, Roma 2001); Il Molise, che farne? (Ed. Cultura & Sport, Campobasso 1996); per le Edizioni Bene Comune; Post Scriptum, Prediche di un molisano inutile ( 2006); Gaetano Scardocchia, La vita e gli scritti di un grande giornalista (2008); Moliseskine (2016). In corso di pubblicazione Fare un giornale, diventare giornalisti, Manuale di giornalismo per studenti, insegnanti e apprendisti comunicatori.
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