Per completare questa discussione è necessario ridefinire il modo con cui le istituzioni responsabili dell’alternanza scuola-lavoro si relazionano al sistema socioeconomico regionale, in molti dei suoi processi l’alternanza scuola-lavoro ha manifestato in Molise carenze strutturali individuate nella mancata elaborazione di progetti funzionali ai bisogni educativi degli studenti della nostra regione, aspetto già rilevato e posto all’attenzione della politica istituzionale da parte della FLC Molise e dallo stesso movimento UDS, in questo senso si chiede di intensificare i rapporti con il territorio coinvolgendo i soggetti che operano a livello locale (sistema produttivo, mondo dei servizi e istituzioni pubbliche) per stabilire un serio confronto sulle modalità didattiche del percorso alternanza scuola – lavoro.

Un punto sui cui bisogna agire nell’immediato è dato dal fatto che così come prevista l’alternanza scuola-lavoro non può sussistere, infatti molti studenti vengono collocati nell’ambito di strutture che non anno alcuna attinenza con il proprio percorso didattico e l’esperienza di stage/tirocinio  – quest’ultima organizzata in base a  un numero elevato di ore – rappresenta una perdita di tempo dove spesso gli studenti vengono impegnati in attività inutili come ad esempio fare fotocopie senza essere affidati ad un tutor aziendale facendo, in tal modo, perdere senso e identità al reale progetto formativo e di apprendimento.

Pertanto secondo la prospettiva della FLC Molise è indispensabile pensare e porre in essere un nuovo progetto di l’alternanza scuola-lavoro, con delle finalità educative volte a un’esperienza di formazione costruttiva dove lo studente possa avere delle reali opportunità di crescita mentale e culturale, acquisendo una visione sul mondo del lavoro e compiere, per il suo futuro, delle scelte consapevoli.