In Molise il più alto indice di contagio, ma per Toma siamo i migliori e presto riapriremo tutto
di Vittorino Facciolla
Ieri abbiamo ottenuto un altro ‘fantastico’ primato: siamo la regione con l’indice di contagio superiore a tutto il resto d’Italia, pari allo 0,84 (come riportato nella infografica del Corriere della Sera). Cosa significa? Che il lockdown in Molise finirà più tardi rispetto alle alle altre regioni d’Italia.
L’ISS (Istituto Superiore di Sanità) infatti ha ipotizzato una soglia di 0,2 per autorizzare i trasferimenti fra territori e noi, in Molise, siamo i più lontani da quella soglia. Cosa fa abbassare quell’indice? Due fattori: la mancanza di contatti tra persone e il numero degli immuni (cioè chi si è ammalato di covid e ha sviluppato le relative difese immunitarie).
Ma c’è un fattore, come spiegano diversi epidemiologi che in questa fase 2 può permettere una timida ripresa delle attività, ovvero monitorare i cluster, monitorare i contagiati, in poche parole continuare a fare tamponi a tappeto perché più tamponi si fanno più diminuisce il margine d’errore.
E noi continuiamo da settimane a ripetere come un mantra che serve fare tamponi a tappeto, serve più screening, serve differenziare gli ospedali covid dai no covid, predisporre percorsi separati qualora nello stesso ospedale si trattino entrambe le tipologie di pazienti.
Leggiamo ogni giorno esternazioni autocelebrative da parte del presidente Toma, che ieri addirittura ha parlato di un anticipo delle riaperture dato che per una manciata di ore non c’erano stati più contagi. Ma non è così, la realtà è ben diversa e, come diciamo da settimane, man mano che si fanno tamponi si scoprono nuovi contagi (ultimo esempio i tre casi scoperti ieri a Termoli, Isernia e Campolieto).
A che gioco sta giocando il presidente Toma? Non gli è bastato prendere in giro l’assise più importante della regione con il giochetto delle tre carte degno dei peggiori prestigiatori di strada, adesso pretende anche di dare da bere ai molisani una realtà ben diversa da ciò che è?
Solo che mentre in Consiglio regionale con i suoi magheggi si decide il destino di una manciata di consiglieri/assessori, con la sua comunicazione distorta si rischia il destino di 300mila persone. È ora di finirla e di dire la verità ai Molisani.
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