Ricordo di un illustre prelato molisano
di Francesco Vitale
In Brasile ancora ricordano con grande affetto il Nunzio Apostolico mons. Armando Lombardi, morto nel pieno della sua attività da ambasciatore del Papa a Rio de Janeiro il 4 maggio del 1964. Sono passati quasi sessant’anni dalla sua scomparsa eppure il ricordo della figura dell’alto prelato è vivo nel suo Paese d’adozione e nel centro molisano in cui è iniziata la sua storia.
Mons. Lombardi nacque a Cercepiccola il 12 maggio del 1905 e prestò la sua opera evangelica in Molise, a Campobasso: fu ordinato sacerdote da Mons. Alberto Romita, nella prima ordinazione sacerdotale fatta a Campobasso dopo il trasferimento della sede vescovile da Bojano. Ricoprì il ruolo di vice-rettore del Seminario di via Mazzini e insegnò al Liceo Ginnasio “Mario Pagano”.
Dopo aver studiato alla Pontificia Accademia Ecclesiastica di Roma, intraprese la carriera diplomatica. Fu inviato come Incaricato d’Affari presso la Nunziatura Vaticana in Cile nel 1935 e nel ‘39 ricoprì lo stesso incarico in Colombia. Nel 1940 Papa Pio XII lo convocò a Roma per affidargli la direzione della Sezione per gli Affari dell’America Latina in Segreteria di Stato, a stretto contatto con Mons. Giovan Battista Montini, il futuro Papa Paolo VI.
Nel 1950 fu nominato Nunzio Apostolico in Venezuela e, nel 1954 divenne Nunzio in Brasile, nel più grande Paese cattolico del mondo. Nei dieci anni a Rio de Janeiro seppe esser vicino agli emigrati italiani, si adoperò per sostenere le fasce più povere della popolazione e si impegnò per visitare tutti gli stati dell’enorme nazione brasiliana. La sua grande conoscenza dei reali problemi della popolazione lo portò ad essere capo delegazione dei Vescovi sudamericani al Concilio Vaticano Secondo, indetto da Papa Giovanni XXIII.
Mons. Lombardi non dimenticò mai il suo Molise e, fra l’altro, contribuì all’opera “Mater Orphanorum” di padre Antonio Rocco, donando l’edificio di Cercepiccola che ospita la “Casa Santa Maria”, tuttora attiva come casa famiglia.
Le sue spoglie mortali riposano nella chiesa del SS. Salvatore del suo paese natale.
È singolare pensare che al Vescovo cercepiccolese sono state dedicate piazze e strade in Brasile, ma non a Campobasso, la città in cui operò con estremo impegno all’inizio della sua carriera ecclesiastica. Nel centro di Rio de Janeiro esiste una lunga strada dedicata al Nunzio, Avenida Armando Lombardi, e lo stesso a San Paolo del Brasile e in diversi altri centri dell’immenso stato del Sud America.
In Molise solo Cercepiccola ricorda il diplomatico molisano: a lui è dedicata la piazza centrale del paese e una stele che lo raffigura fra i monumenti simbolo del Brasile e dell’Italia.
Francesco Vitale83 Posts
È nato a Campobasso nel 1981. Laureato in Giurisprudenza, è Consulente Finanziario dal 2006 e abilitato all’esercizio della professione forense dal 2008. Opera nel settore culturale sin da giovanissimo con la compagnia teatrale “Maschere Nude - Amici del teatro Pirandelliano” e dal 2012 si occupa di produzioni teatrali e cinematografiche con INCAS Produzioni, fondata con William Mussini e Roberto Faccenda. È autore del libro “Ciak in Molise” (ed. Gump, 2020), in cui affronta il tema delle potenzialità del settore cinematografico in Molise.
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