In piazza contro chi fa la guerra, chi la prepara, chi la desidera
di Marco Bersani
Sabato 5 marzo la Rete Italiana Pace e Disarmo chiama tutte e tutti a una manifestazione nazionale a Roma contro la guerra. Dobbiamo esserci tutte e tutti, dobbiamo riempire le piazze della città con i nostri corpi, i nostri cuori e le voci di chi è da sempre contro la guerra senza se e senza ma.
“Le guerre sono fatte da persone che si uccidono senza conoscersi…per gli interessi di persone che si conoscono ma che non si uccidono” diceva Pablo Neruda. È ciò a cui assistiamo anche oggi in Ucraina, con l’ennesimo carico di morti, feriti, terrore e distruzione e le centinaia di migliaia di persone che fuggono disperatamente dal loro Paese.
Dobbiamo esserci contro chi fa la guerra. L’invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito russo e del governo di Putin è totalmente inaccettabile. Va fermata subito, le truppe russe devono rientrare immediatamente nei propri confini. Su questo non ci possono essere ambiguità e chi pensa ancora che “il nemico del mio nemico è mio amico”, arrampicandosi sugli specchi per giustificare l’ingiustificabile, continua a non capire nulla della storia e del presente.
Dobbiamo esserci contro chi ha preparato la guerra. Nonostante ripetute dichiarazioni pubbliche e documenti ufficiali desecretati che dichiaravano l’impegno dei leader dei paesi occidentali a non estendere la NATO verso est “nemmeno di un pollice” (dichiarazione nel 1990 del Segretario di Stato Usa, Joseph Baker, all’allora Presidente sovietico Gorbaciov), tra il 2004 e il 2020 l’alleanza militare atlantica è passata da 16 a 30 Paesi membri, schierando armamenti offensivi in Romania, Polonia e nei Paesi Baltici, ai confini con la Russia. Anche su questo, non possono esserci ambiguità e i governi che oggi parlano di pace e democrazia contrapposte all’autoritarismo e all’oligarchia dovrebbero avere il coraggio di guardarsi allo specchio.
Fonte: attac Italia
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