Lotito e la footballizzazione della politica
di Giuseppe Tabasso
Il presidente del Coni Molise, Vincenzo D’Angelo, si è detto addolorato per “l’uso propagandistico della politica in commistione col movimento agonistico” e ha rivolto un appello alle strutture territoriali a mantenersi “equidistanti da pulsioni esterne” richiamandosi alla Carta olimpica “che bandisce utilizzi abusivi (cap. 2, comma 10)”.
L’appello fa onore a D’Angelo, ma la realtà è quella denunciata da tanti esperti. Basta leggere il compianto Aldo Biscardi autore de “Il mio processo tra calcio, TV e politica”, Rizzoli, 2003 (vedi in coda altre pubblicazioni).
Il più noto calpestatore della Carta Olimpica è Silvio Berlusconi, ispiratore e Gran maestro di Lotito. Alle regionali molisane del 2018, l’appena 82enne Patron del Milan si esibiva in frenetici pigia pigia di bufù, annunciava “sono uno di voi” ai popolani inebriati. Telemolise mandava in onda la sua miracolosa discesa (in elicottero) dal cielo su Bagnoli del Trigno e Casacalenda. Tutto un abbracciar di donne, bambini, sindaci a beneficio di telecamera. “Questo brodetto alla termolese è strepitoso – disse con Toma – abbiamo la ricetta per guidare il Molise”.
Lotito non ha il genio, né lo strapotere mediatico del suo trainer. Lui fa business con banche ed edilizia, è l’illusionista del gol e da quando si è incaponito sulla politica si è messo a fare il Wanna Marchi del mercato elettorale molisano pur di entrare in Senato con Silvio.
Calcio & politica sono la sua idea fissa, la sua cultura di base. Anche quando vuole adulare i molisani dice che “i cittadini del Molise non sono di serie B”.
Prova ogni giorno col “sono uno di voi”, gioca a carte con qualsiasi elettore di passaggio a suon di birre e feste paesane. A Montefalcone nel Sannio un’ospitale famiglia lo invita a vedersi la partita della Lazio in Danimarca, dove subisce un umiliante 5-1.
Domenica prossima sapremo se sarà umiliato dalla donna che gli contende il seggio al Senato o se la testa nel pallone gli farà un brutto scherzo.
P. S. Libri – “Così il potere e la finanza hanno conquistato il calcio mondiale” di Marco Bellinazzo – Calcio & geopolitica. Come e perché i paesi e le potenze usano il calcio per i loro interessi geopolitici di Alessio Postiglione, Valerio Mancini e Narcis Domenech. Calcio e potere di Simon Kuper-
Giuseppe Tabasso364 Posts
(Campobasso 1926) ha due figli, un nipotino e una moglie bojanese, sempre la stessa dal 1955. Da pianista dilettante formò una band con Fred Bongusto. A suo padre Lino, musicista, è dedicata una strada di Campobasso. Il Molise è la sua Heimat. “Abito a Roma - dice - ma vivo in Molise”. Laureato in lingua e letteratura inglese, è giornalista professionista dal 1964. Ha iniziato in vari quotidiani e periodici (Paese sera, La Repubblica d’Italia, Annabella, Gente, L’Europeo, Radiocorriere). Inviato di politica estera per il GR3 della RAI, ha lavorato a Strasburgo e Bruxelles, a New York presso la Rai Corporation e a Londra e Colonia per le sezioni italiane della BBC e della Deutschland Funk. Pubblicazioni: Il settimanale con Nello Ajello (Ediz. Accademia, Roma 1978); Facciamo un giornale (Edizioni Tuttoscuola, Roma 2001); Il Molise, che farne? (Ed. Cultura & Sport, Campobasso 1996); per le Edizioni Bene Comune; Post Scriptum, Prediche di un molisano inutile ( 2006); Gaetano Scardocchia, La vita e gli scritti di un grande giornalista (2008); Moliseskine (2016). In corso di pubblicazione Fare un giornale, diventare giornalisti, Manuale di giornalismo per studenti, insegnanti e apprendisti comunicatori.
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