I dolori di un perdente
Essere nati sotto il fascismo e leggere sulla stampa estera che “L’Italia si avvia a eleggere il governo più di destra dai tempi di Mussolini”, è un colpo al cuore.
Apprendere che la figlia dell’estremista di destra Pino Rauti ha battuto il figlio di Nedo Fiano sopravvissuto ad Auschwitz, fa rabbrividire.
La fine della “pacchia” europea preannunciata dalla Meloni è l’inizio dell’emarginazione dell’Italia. Lacrime sulla tomba di Altiero Spinelli e Alcide De Gasperi.
Che la “moglie” di Berlusconi, Marta Fascina, la deputata più assenteista del Parlamento, sia stata comodamente rieletta a Marsala senza avervi mai messo piede, è da vomito.
La vittoria di Lotito sulla Gianfagna fa pensare alla folla che sceglie Barabba per qualche gol in più.
L’esultanza dei gattopardi nostrani spegne ogni speranza di rinnovamento. Iorio e Patriciello forever?
I milioni di astenuti che non sanno più che farsene della democrazia sono una tragedia nazionale.
Se si vince solo per essere stati all’opposizione, ogni buon governo è destinato al fallimento. Avanti un altro.
L’asso pigliatutto di FdI è l’anticamera della orbanizzazione di questo Paese. Aiuto.
E il flop del prof Enrico Letta? “Parigi, o cara…”
E Berlusconi al posto di Mattarella? Fate chiasso.
E il magico mondo beneventano di Tomastella? Una prece.
E Salvini da capitano a gregario? Cancellare i selfie.
E l’avvocato del popolo, lo sconfitto che ha vinto di più? Pausa pranzo.
E Schifani in Sicilia? A volte ritornano.
E Di Maio? E Paragone? Requiescat.
***Caramella consolatoria. La luna di miele dei Governi dura i classici 100 giorni. In pratica fino alla Befana. Sarà il momento delle opposizioni, con famiglie acrobate sull’orlo di una crisi, giusto in tempo per le elezioni regionali. Il Molise speranza dei perdenti.
Giuseppe Tabasso363 Posts
(Campobasso 1926) ha due figli, un nipotino e una moglie bojanese, sempre la stessa dal 1955. Da pianista dilettante formò una band con Fred Bongusto. A suo padre Lino, musicista, è dedicata una strada di Campobasso. Il Molise è la sua Heimat. “Abito a Roma - dice - ma vivo in Molise”. Laureato in lingua e letteratura inglese, è giornalista professionista dal 1964. Ha iniziato in vari quotidiani e periodici (Paese sera, La Repubblica d’Italia, Annabella, Gente, L’Europeo, Radiocorriere). Inviato di politica estera per il GR3 della RAI, ha lavorato a Strasburgo e Bruxelles, a New York presso la Rai Corporation e a Londra e Colonia per le sezioni italiane della BBC e della Deutschland Funk. Pubblicazioni: Il settimanale con Nello Ajello (Ediz. Accademia, Roma 1978); Facciamo un giornale (Edizioni Tuttoscuola, Roma 2001); Il Molise, che farne? (Ed. Cultura & Sport, Campobasso 1996); per le Edizioni Bene Comune; Post Scriptum, Prediche di un molisano inutile ( 2006); Gaetano Scardocchia, La vita e gli scritti di un grande giornalista (2008); Moliseskine (2016). In corso di pubblicazione Fare un giornale, diventare giornalisti, Manuale di giornalismo per studenti, insegnanti e apprendisti comunicatori.
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