A Castel del Giudice nasce la Biblioteca del Grano
di redazione
Il 19 novembre 2022, studenti degli istituti agrari semineranno oltre 60 varietà di cereali. Seguirà un incontro pubblico sulla cerealicoltura di montagna nella sala convegni di Borgotufi.
Oltre 60 varietà di cereali saranno seminate in un campo sperimentale di Castel del Giudice (IS), per dare il via alla Biblioteca del Grano, nuovo progetto ideato nel paese molisano dell’agricoltura sostenibile e della rinascita delle aree interne. Sabato 19 novembre 2022, dalle 9.30 alle 12.30, gli studenti dell’Istituto Agrario “A. Serpieri” di Avezzano, Castel di Sangro, Pratola Peligna e di Sulmona, saranno accolti dal poeta contadino Carmine Valentino Mosesso, consigliere del Comune di Castel del Giudice, e coinvolti direttamente nelle attività di semina. Un’occasione formativa, che sarà utile anche per fare il punto sulla cerealicoltura di montagna e sul potenziale di questa indispensabile filiera per il futuro dell’Appennino con alcuni esperti del settore. La semina della Biblioteca del Grano avverrà nel campo in cui già dal 2008 vengono coltivate in piccole quantità diverse di varietà di grano, interpretando la terra come una biblioteca dentro cui organizzare e catalogare i saperi, che in questo caso sono i semi. Durante la giornata, in un momento di incontro aperto al pubblico, nella sala convegni dell’albergo diffuso Borgotufi, si conosceranno le “popolazioni evolutive” di Salvatore Ceccarelli, professore di genetica agraria all’Istituto di miglioramento genetico dell’Università di Perugia, attraverso le parole di Mariangela Petacciato, impegnata da oltre 10 anni nel campo della cerealicoltura molisana. Si parlerà, inoltre, di pane, ascoltando le testimonianze di Donato Di Nunzio e Gianna Cicchetti.
Sulla scia della riscoperta del mondo rurale e dei prodotti tipici, sta emergendo un nuovo sistema di valori che associa le varietà al territorio e alle loro specificità culturali e gastronomiche. «La conservazione e l’uso nei campi delle vecchie varietà, che fino a pochi anni fa era simbolo di un passato povero – spiega Carmine Valentino Mosesso – oggi sta correndo il rischio di ridursi a semplice attività alla moda. L’obiettivo quindi deve essere quello di ricostruire strategie, in cui agricoltori e allevatori, panificatori, ristoratori, studiosi, comunità, siano nuovamente in grado di ristabilire l’equilibrio natura-pianta, animale-agricoltore, pastore-mercato, che ha dato origine alle varietà locali attuali e garantirà quelle future».
La Biblioteca del Grano nasce nell’ambito del Piano del Cibo di Castel del Giudice ed ha l’obiettivo di realizzare, nei prossimi mesi, un mulino pensato come incubatore di buone pratiche agricole e scientifiche a sostegno della ristorazione, degli agricoltori e delle famiglie. Macine che possano servire ad affinare farina e pensiero sostenibile. Scienza, folklore, antropologia, botanica e agronomia a sostegno dell’ecosistema sociale e culturale del territorio.
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