Per un’assemblea regionale delle forze di alternativa
Un altro Molise è possibile.
Con questa convinzione, un paio d’anni fa, fondavamo un’associazione politico-culturale con lo scopo di mobilitare la popolazione molisana rimasta esclusa dalla vita sociale ed economica della nostra regione, a causa di un modello di (sotto)sviluppo obsoleto, basato sull’assistenzialismo clientelare, governato da una classe politica autoreferenziale, orientata esclusivamente al soddisfacimento dei propri interessi e totalmente disinteressata ai bisogni, alle necessità e ai desideri della collettività.
Ci siamo rivolte e rivolti innanzitutto alle persone giovani, che se non vanno via (per scelta o necessità), rimangono, costrette a vivere in un luogo in cui la classe dirigente ha dimostrato di non essere in grado, di risollevare le sorti della regione.
Ci siamo rivolte e rivolti a quei soggetti maggiormente penalizzati e marginalizzati, e al tempo stesso, paradossalmente, portatori di saperi e competenze necessarie per proiettare la nostra regione nel futuro, parola che da un po’ di tempo sembra scomparsa dal vocabolario.
Ci siamo rivolte e rivolti a tutte quelle persone che non votano da anni, perché ad ogni tornata elettorale l’aria che tira è sempre quella per cui tutto cambia affinché nulla cambi.
Il Festival della resistenza molisana, da noi organizzato a Campobasso, Isernia e Guglionesi ha visto una larga partecipazione, con centinaia di ragazze e ragazzi che hanno raccontato le loro esperienze e dichiarato le loro aspettative. In generale, l’esito di queste iniziative pubbliche è stato la presa di coscienza del fatto che mettere in rete le buone pratiche è possibile, e pensiamo che da ciò possa scaturire la nostra rivoluzione gentile, volta a ribaltare l’attuale assetto politico, mettendo finalmente al centro tutto ciò che da sempre si trova oltre il margine.
Con questi obiettivi, Un altro Molise è possibile ha tentato di essere ovunque, interloquendo con vari soggetti e riuscendo così ad arricchire l’analisi che in qualche modo avevamo già costruito in questi due anni di attivismo. Parallelamente all’associazione, abbiamo raccolto in un libro tanti spunti programmatici relativi ai diversi settori della vita: salute, lavoro, cultura, mobilità, istruzione, cultura, ecc.
Negli ultimi mesi abbiamo avuto modo di interloquire con alcuni soggetti civici referenti al campo progressista, tra cui Molise Domani, e addirittura con i partiti di centrosinistra, almeno quelli non implicati nel malgoverno passato e presente, quindi M5S e Verdi.
Abbiamo scelto, però, di non prendere parte ai tavoli canonici organizzati nell’ambito del centrosinistra, perché non ci riconosciamo nei metodi, nei tatticismi e nei personalismi dei professionisti della politica locali, concentrati unicamente sui propri interessi in spregio al bene comune.
Soprattutto, inorridiamo di fronte al pensiero di poterci sedere a parlare con persone e realtà politiche afferenti a chi della privatizzazione, della distruzione della sanità pubblica, dei clientelismi, ha fatto la propria fortuna.
Lo spettacolo indecoroso riferito dai media in questi giorni, relativo al tavolo del centrosinistra, non è altro che la rappresentazione tangibile dello scontro tra interessi privati da cui risulta impossibile ricavare una sintesi. Il fatto che dall’ultima riunione sia venuto fuori il nome di Vittorino Facciolla la dice lunga sull’incapacità degli attori in campo di dare un segno di discontinuità rispetto alle politiche scellerate degli ultimi decenni, di allontanarsi da quel ceto politico che è responsabile del declino.
A questo punto, ci rivolgiamo ancora alle forze, i movimenti, le realtà politiche ancorate ai valori della sinistra e che, sparse sul territorio, sentono il bisogno di provare ancora a costruire una svolta reale rispetto ai soliti giochi di potere, invitandole ad organizzare insieme un’assemblea regionale delle forze di alternativa, da tenersi nell’ultimo weekend di aprile, con la consapevolezza che i problemi del Molise non potranno essere risolti da chi li ha generati.
Un altro Molise è Possibile,
oltre che necessario.
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