A Castel del Giudice si scrive il futuro per riabitare i piccoli comuni
Comunità energetiche rinnovabili, welfare di comunità, valorizzazione del capitale immobiliare inutilizzato, turismo e cultura in collaborazione con gli abitanti. Tante proposte nell’evento “Voler Bene all’Italia” di Legambiente per la rigenerazione dei borghi.
Un fine settimana di incontri e di confronti, ma soprattutto di proposte concrete per il futuro sostenibile dei piccoli comuni. Il 31 maggio e il 1° giugno 2024 il Comune di Castel del Giudice (IS) è stato protagonista di “Voler Bene all’Italia”, evento nazionale di Legambiente giunto alla 20° edizione, dal titolo “Generare Futuro. Affrontare la crisi demografica, la crisi climatica, la marginalità economica dei piccoli comuni per garantire futuro”, che ha visto rappresentanti istituzionali, docenti universitari, esponenti del territorio e di Legambiente impegnarsi in tavoli di lavoro negli spazi dell’albergo diffuso Borgotufi sui temi del riabitare e rigenerare i borghi; cultura e turismo; Green Economy. Creare occupazione con soluzioni innovative per attrarre nuovi abitanti. Proposte in linea con il progetto “Castel del Giudice Centro di (ri)Generazione dell’Appennino”, con il quale il Comune di Castel del Giudice ha vinto il Bando Borghi del PNRR.
«Il futuro del Paese passa dai piccoli comuni. Dobbiamo dare valore al potenziale economico del nostro territorio, puntando alle risorse culturali ed ambientali. Implementare un modello economico per le aree interne in ottica sostenibile ed in linea con l’Agenda 2030. Non è più sufficiente trattenere gli abitanti, è necessario attrarne di nuovi», ha sottolineato il sindaco di Castel del Giudice Lino Gentile, durante il simposio finale moderato dal presidente di Legambiente Molise Andrea De Marco. Il primo cittadino ha portato all’attenzione alcuni esempi relativi ai progetti in atto per la rigenerazione del paese. Tra questi, valorizzare il capitale immobiliare inutilizzato (basterebbe recuperare il 10% del patrimonio immobiliare abbandonato per cambiare le sorti del paese). Investire nello sviluppo sociale e nel welfare di comunità, che diventano attrazione per le persone sole che vivono in città, con le case per persone non autosufficienti in contesti protetti e con servizi sanitari; nell’agricoltura sostenibile e nelle energie rinnovabili. A Castel del Giudice è in via di realizzazione la Comunità Energetica, che renderà tutto il borgo 100% rinnovabile. Come illustrato dal Prof. Livio De Santoli, prorettore alla sostenibilità dell’Università di Roma “La Sapienza” durante la “passeggiata energetica” a fine conferenza, in paese si produrrà energia elettrica, ma anche energia termica attraverso biomassa, che distribuirà acqua calda. Inoltre nascerà un laboratorio per la produzione di idrogeno verde, che illuminerà il borgo. Una grande innovazione, con nuove tecnologie, che si stima creerà diversi posti di lavoro sul territorio.
Alessandra Bonfanti responsabile Piccoli Comuni per Legambiente ha illustrato i risultati dei tavoli di lavoro sul tema della cultura e del turismo. Tra le proposte emerse: creare accessibilità con servizi di mobilità integrati; costruire valore, una brand identity dei borghi creando inclusione e dialogando con la comunità locale, fare turismo aperto alla realtà degli abitanti; portare innovazione puntando sulle migliori competenze degli operatori che sappiano generare servizi dinamici e disegnare un nuovo folklore contemporaneo. Vivere nei piccoli paesi, ma in una dimensione moderna.
La docente del dipartimento di economia dell’Università degli Studi del Molise Maria B. Forleo ha spiegato quanto emerso sul tema della Green Economy, su come le comunità energetiche rinnovabili e le cooperative di comunità possano essere strumenti per contrastare la crisi climatica, ma anche strumenti di valenza culturale che possano stravolgere positivamente il territorio. Fondamentale anche il modo strategico di reperire finanziamenti attraverso i bandi, ma anche i privati, il crowdfunding, inserendo le risorse in una logica più ampia di territorio.
Sandro Polci del comitato scientifico di Legambiente ha restituito alla platea i risultati dei tavoli di lavoro sullo spopolamento e le opportunità per riabitare i borghi: puntare sull’agricoltura, la riforestazione, la resilienza del bosco, l’uso del patrimonio boschivo coinvolgendo specialisti; creare residenze per anziani che danno lavoro; attrarre lavoratori che fanno smart working; ideare strutture che possano essere utilizzate per ospitare nuove identità moderne.
A chiudere i lavori il direttore generale di Legambiente Giorgio Zampetti e l’assessore all’ambiente della Regione Molise Andrea Di Lucente, il quale ha sottolineato come Castel del Giudice sia un valido esempio di progettualità da seguire e la necessità di istituire una scuola di progettazione per gli amministratori molisani. Presente, tra gli altri, anche il presidente della Provincia di Isernia Daniele Saia, il quale ha posto l’accento su una visione di territorio per contrastare lo spopolamento e attrarre nuovi abitanti, parlando dei progetti in atto per la Green Community in Alto Molise, e dell’importanza di rigenerare i borghi riattivando attività artigianali e nuove opportunità economiche.
Al termine dell’evento di Legambiente, il sindaco Lino Gentile ha firmato il Patto per il Futuro dei piccoli comuni, condiviso con altri amministratori italiani, come impegno ad indicare a tutti i livelli istituzionali le giuste risposte alle specificità dei piccoli comuni. Un Patto sancito con la consegna della Costituzione Italiana al neo diciottenne Alessandro Perrella.
Voler bene all’Italia è promossa da Legambiente, grazie alla collaborazione con ENEL e CHINT insieme ad un vasto Comitato Promotore, composto tra gli altri da Anci, Uncem e la Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome, assieme a tante realtà istituzionali, sociali, culturali ed economiche, tra cui Symbola, Borghi più Belli d’Italia, Federparchi, Forum Terzo Settore, Touring Club e Unpli.
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