La profezia di Altiero Spinelli, i figliastri di Mamma Europa e il fanta europeismo dei Vicerè del Molise
Sabato scorso 9 maggio, a 70 anni dalla storica dichiarazione di Schuman che avviò la costruzione dell’Unione Europea, Aldo Patriciello e Donato Toma hanno diffuso comunicati, anzi “messaggi” per ricordare la ricorrenza. La lettura è stata utile a misurare il genere di europeismo che coltivano i due Viceré del Molise.
L’on. Patriciello, che da vari lustri gode di un ben remunerato seggio a Strasburgo, esalta l’atto di nascita di una Unione che “rovesciava la logica degli egoismi degli Stati nazionali e apriva la porta all’avvio dell’integrazione e della convivenza pacifica del continente europeo”. Ben detto. Peccato che il partito dei Viceré sarebbe pronto da domani a formare un Governo con i più fedeli alla logica degli Stati nazionali.
A sua volta il governatore Toma aggiunge una dose di retorica d’accatto: “Nel momento più drammatico dell’istituzione, vogliamo un’Europa più giusta che sia madre e non matrigna” e via di questo passo in un crescendo di bla, bla. Parole, parole, parole, soltanto parole… diceva Mina ad Alberto Lupo. Nemmeno un ripassino storico sul travagliato cammino dell’Unione.
Ma la cosa più insopportabile è questa panzana populista dell’Europa Matrigna (ma l’Italia è matrigna verso i molisani?). E’ un alibi che, divulgato pappagallescamente, imbroglia la storia di un’istituzione unica al mondo declassata da Mamma a Matrigna da figli divenuti figliastri.
La data del drammatico trapasso è il 2005 quando una coalizione di figliastri di estrema destra nazionalista e in parte di estrema sinistra anti globalizzazione, bocciò per sempre il referendum su una Costituzione dell’Unione Europea. A bocciarla furono i francesi e i soliti olandesi, seguiti da britannici, polacchi e danesi.
Dalla bruciante sconfitta fu chiaro a tutti i “mammoni” che l’Europa era accettata solo come regolatrice di interessi. Dunque, cosa si sta a blaterare di “logica degli egoismi nazionali” quando sono proprio i movimenti nazional populisti a minacciare la stabilità dell’Unione e dell’intero Continente.
Qualcuno potrebbe osservare che il partito dei Viceré molisani, non è anti europeista come i loro soci Salvini-Meloni, ma il problema è che il loro fanta-europeismo serve solo a dare un ingannevole tocco europeizzante a un’alleanza dichiaratamente anti europea e anti euro.
Altiero Spinelli, fascinoso vecchio che non si negava mai a noi cronisti, ci diceva sempre che “la lotta è dura, si fa un passo indietro, poi uno avanti a fasi alterne, ci vorrà tempo ma poi tutti capiranno che non c’è alternativa”.
Fu lui, padre fondatore dell’Unione Europea, a lanciare nella primavera del 1986 una iniziativa costituente, morì pochi giorni dopo, il 23 di maggio in una clinica romana. A pochi giorni dal triste anniversario, noi “mammoni d’Europa” lo ricordiamo aggrappandoci alla sua convinzione che “prima o poi il nazionalismo rivelerà i suoi limiti”.
Giuseppe Tabasso364 Posts
(Campobasso 1926) ha due figli, un nipotino e una moglie bojanese, sempre la stessa dal 1955. Da pianista dilettante formò una band con Fred Bongusto. A suo padre Lino, musicista, è dedicata una strada di Campobasso. Il Molise è la sua Heimat. “Abito a Roma - dice - ma vivo in Molise”. Laureato in lingua e letteratura inglese, è giornalista professionista dal 1964. Ha iniziato in vari quotidiani e periodici (Paese sera, La Repubblica d’Italia, Annabella, Gente, L’Europeo, Radiocorriere). Inviato di politica estera per il GR3 della RAI, ha lavorato a Strasburgo e Bruxelles, a New York presso la Rai Corporation e a Londra e Colonia per le sezioni italiane della BBC e della Deutschland Funk. Pubblicazioni: Il settimanale con Nello Ajello (Ediz. Accademia, Roma 1978); Facciamo un giornale (Edizioni Tuttoscuola, Roma 2001); Il Molise, che farne? (Ed. Cultura & Sport, Campobasso 1996); per le Edizioni Bene Comune; Post Scriptum, Prediche di un molisano inutile ( 2006); Gaetano Scardocchia, La vita e gli scritti di un grande giornalista (2008); Moliseskine (2016). In corso di pubblicazione Fare un giornale, diventare giornalisti, Manuale di giornalismo per studenti, insegnanti e apprendisti comunicatori.
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