Larino. Primo Consiglio Comunale post Covid: clima pacato, propositività e qualche stoccatina

Erano passati sei mesi dall’ultimo Consiglio Comunale e finalmente ieri l’Assise di Palazzo Ducale si è nuovamente riunita con un ordine del giorno corposo che ha riguardato numerosi argomenti. Il clima disteso non è però riuscito ad evitare, com’era prevedibile, qualche passaggio un po’ più caldo.

di Anna Maria Di Pietro

Dopo qualche perplessità circa la partecipazione della stampa locale e di qualche cittadino che pure aveva intenzione di assistere al Consiglio, alla fine si è deciso di far entrare solo i giornalisti per garantire ai cittadini il diritto all’informazione. Si è subito entrati nel vivo della questione che da giorni tiene banco: l’azzeramento di Giunta da parte del Sindaco. Il primo cittadino ha ribadito le motivazioni che lo hanno spinto a una tale scelta, affermando che nei prossimi giorni rinominerà gli Assessori, presentando la nuova Giunta al prossimo Consiglio utile. Un aspetto che ha suscitato dubbi sulla validità del Consiglio stesso, perché, come eccepito dal Consigliere di minoranza Vito Di Maria, forse il Sindaco avrebbe dovuto nominare anche un solo Assessore, vista l’imminente approvazione dei bilanci preventivo e consuntivo. Di Maria è poi arrivato al nodo della questione più scottante: la famosa mozione di sfiducia all’Assessore Alice Vitiello, presentata a gennaio proprio dalla minoranza, riguardante la sua domanda per ricevere il contributo di autonoma sistemazione; a parere della minoranza la Vitiello non avrebbe avuto i requisiti fondamentali per il beneficio, in quanto non abitava nell’immobile oggetto della domanda. Redarguendo il Presidente del Consiglio per la mancata convocazione dell’Assise, Di Maria ha ribadito che da parte della maggioranza c’è stato il tentativo di far cadere nell’oblio l’iniziativa dell’opposizione, negando sia la discussione che la possibilità all’Assessore interessato di potersi difendere. Il Presidente del Consiglio, ammettendo le proprie mancanze, ha chiesto scusa all’Assemblea e, addirittura, ha dichiarato che si sarebbe dimesso se solo qualcuno glielo avesse proposto. Prendendo il “la” da questa discussione, proprio l’ex Assessore Alice Vitiello ha spiegato che quella mozione era comunque irricevibile per mancanza di motivazioni, ribadendo che aveva spontaneamente rinunciato al contributo; ha poi attaccato il Presidente del Consiglio e il Sindaco perché il 20 febbraio, protocollando un parere legale proprio relativo all’irricevibilità della mozione, li sollecitava ad accogliere tale istanza, che però non è stata presa in nessuna considerazione. Ha detto: “Si è trattato di un comportamento irrispettoso nei miei confronti, perché non ho avuto la possibilità di difendermi, né di spiegare ai cittadini, considerando che sono stata duramente attaccata da un blog locale. Comunque penso che la mozione e l’azzeramento di Giunta siano finalizzati solo a favorire qualcuno.” Si è poi proseguito con le due proposte della Consigliera di minoranza Graziella Vizzarri, riguardanti l’istituzione di una Consulta delle disabilità e delle neuro diversità e la creazione di uno spazio d’incontro con il Garante della privacy; la prima per creare una rete territoriale utile a supportare, anche con l’aiuto di specialisti, le persone diversamente abili, anche, per esempio per l’eliminazione delle barriere architettoniche, la seconda per avere un momento di condivisione tra i cittadini e il Garante, che sarà anche di supporto all’Amministrazione, con consigli e pareri, nel trattamento dei dati sensibili. Insomma, un punto di riferimento fermo per cittadini e amministratori. Le proposte sono state recepite e votate, con la promessa che verranno vagliate in commissione per poi darvi esecuzione. Il Consigliere Franco Rainone ha invece sottolineato prima lo stato di abbandono della Pineta comunale, lamentando il fatto che l’Amministrazione non ha dato risposta alla Pro Loco che aveva da tempo proposto di gestire quell’area a proprie spese, senza nessun costo per il Comune, e poi ha esortato l’Amministrazione a vigilare affinché il servizio cucina del Vietri non venga chiuso, visto che si paventa anche questo ulteriore taglio. Sul primo punto il Sindaco ha asserito che in realtà ci sono state anche altre proposte di gestione gratuita della Pineta e che a breve provvederà a decidere sulla questione; per quanto riguarda la seconda interrogazione, si è reso disponibile ad approfondire la questione. Tra le interrogazioni a firma del Consigliere Mezzapelle, le più incisive sono state quella relativa alle inagibilità per rischio esterno e alle autonome sistemazioni dopo il sisma del 2018 e quella riguardante il Piano Regolatore, che risale al 1973, al quale sono state apportate poche modifiche e la cui ultima versione è ferma in Regione dal 2012. Ha sottolineato che Larino ha bisogno di un nuovo Piano Regolatore ma non per espandersi, per rispondere invece alle nuove necessità del territorio: dagli interventi di ricucitura urbana alla riqualificazione di intere aree, passando anche per la zona PIP che va regolamentata meglio. Nel rispondere sugli importi delle autonome sistemazioni, il Sindaco ha fatto un passaggio proprio sulla ricostruzione post sisma. Ha denunciato, come aveva già fatto in una conferenza stampa tenutasi a Palazzo Ducale alla presenza di alcuni Sindaci del “cratere”, il fatto che i fondi sono stati stanziati ma che i 49milioni di euro a disposizione non possono essere utilizzati per la mancata nomina del Commissario straordinario alla ricostruzione pesante; ha anche aggiunto che la nomina non arriva per interessi “altri” e che se si nominasse Commissario il Presidente della Regione, si risparmierebbero 650mila euro che potrebbero essere spesi per altre opere. Per quanto riguarda il piano urbanistico, il Sindaco si è reso disponibile a collaborare con i Consigliere proponente per risolvere l’annoso problema. Dopo alcuni chiarimenti circa il recupero crediti di IMU e TASI, per la riscossione delle quali c’è stato un errore da parte della società che se ne è occupata, si è passati all’interrogazione del Consigliere Di Maria, che ha chiesto di regolamentare in maniera più precisa e puntuale la rateizzazione dei contributi, autorizzata dall’ultima finanziaria. Lo stesso ha poi messo in evidenza alcuni madornali errori del DUP, il Documento Unico di Programmazione, propedeutico all’approvazione del bilancio preventivo, annunciando che avrebbe votato contro. In effetti, la minoranza, compatta, alla fine ha votato contro i due bilanci, sia preventivo che consuntivo. Lo stesso Di Maria ha anche suggerito al Sindaco di far entrare nella nuova Giunta qualche consigliere di minoranza che abbia competenze specifiche da mettere al servizio della comunità. Insomma, un Consiglio Comunale pacato e in qualche modo anche costruttivo.

Anna Maria Di Pietro90 Posts

Nata a Roma (Rm) nel 1973, studi classici, appassionata lettrice e book infuencer, si occupa di recensioni di libri e di interviste agli autori, soprattutto emergenti.

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