Sogno e cambiamento il caso: “Occupy Wall Street”

Il movimento Occupy Wall Street nasce negli Stati Uniti nel 2011 grazie alla comunicazione virtuale tramite il web che trova in internet lo strumento fondamentale per la sua crescita e sviluppo.

Per comprendere la natura e formazione del movimento “occupyWS” è necessariamente importante focalizzare l’attenzione sulla stretta correlazione esistente tra utilizzo dei social network e natura del gruppo in questione.

La comunicazione virtuale che si è sviluppata tramite il web è stata caratterizzata da una dialettica fondata sulla partecipazione democratica partita dal basso, infatti l’elemento costitutivo che ha generato il processo per l’avvio del movimento “occupyWS” è rappresentato da un semplice messaggio (il messaggio invitava  le persone ad una marcia su Wall Strett per manifestare il dissenso contro il  Capitalismo finanziario inteso quale soggetto scatenante dell’attuale crisi economica) pubblicato da una rivista americana e fatto veicolare da migliaia di persone tramite facebook e twitter.

In tale contesto, nel giro di brevissimo tempo, la socializzazione del messaggio via web, che troverà la sua manifestazione sottoforma di analisi e dibattiti on-line attorno alla crisi economica ed alle sue cause, determina l’esistenza di una piattaforma sociale il cui obiettivo sarà quello di porre in essere un’azione collettiva concreta che si traduce in centinaia di individui aggregati il 17 settembre 2011 presso la sede centrale di Wall Street per manifestare il proprio dissenso contro i meccanismi del sistema finanziario mondiale.

Gennaro Pignalosa77 Posts

Nato a Torre del Greco nel dicembre 1975. Sociologo di formazione presso l'Università Federico II di Napoli, si è poi specializzato in discipline relative alle politiche e servizi sociali. Si occupa di orientamento universitario presso l'Università del Molise, dove collabora come assistente alla cattedra degli insegnamenti di: Sociologia e Processi di globalizzazione. Dal 2016 collabora con la rivista il Bene Comune. È impegnato in studi e ricerche sull'integrazione sociale, immigrazione e globalizzazione.

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