Un nuovo Progetto di sviluppo per le infrastrutture molisane
Il disagio del sistema infrastrutturale che da anni genera problemi di comunicazione e di sviluppo economico e sociale nella Regione Molise, rappresenta un elemento di dibattito politico ed istituzionale tale da attivare progetti concreti finalizzati per creare nuove e più adeguate condizioni di collegamento che riguardano la viabilità stradale e ferroviaria.
“Il patto per il Molise”, stipulato e reso ufficiale in questi ultimi giorni con l’accordo tra Governo centrale e quello regionale e reso ancor più evidente con la presenza del Presidente del Consiglio Matteo Renzi in visita nella nostra regione, sottolinea la volontà comune delle Istituzioni di realizzare un processo di modernizzazione di natura economica e sociale al fine di rendere maggiormente competitivo l’attuale sistema regionale sul piano nazionale ed internazionale.
La possibilità di avviare una serie di progetti innovativi, tramite “il patto per il Molise”, nei diversi settori della nostra economia regionale, non può prescindere da una politica organica intenta ad agire sul piano delle infrastrutture, sistema, quello infrastrutturale, che risente di una arretratezza dovuta ad una oggettiva mancanza di risorse finanziarie da impiegare per la realizzazione di progetti funzionali per tale scopo, ed è per questo motivo che la CGIL Molise, attraverso un intenso ed accurato confronto democratico e politico con tutti i soggetti istituzionali e le stesse forze sociali coinvolte in questo programma di rinnovamento per il Molise, sottolinea le sue priorità sulle quali si necessita di agire nel breve periodo.
Gennaro Pignalosa77 Posts
Nato a Torre del Greco nel dicembre 1975. Sociologo di formazione presso l'Università Federico II di Napoli, si è poi specializzato in discipline relative alle politiche e servizi sociali. Si occupa di orientamento universitario presso l'Università del Molise, dove collabora come assistente alla cattedra degli insegnamenti di: Sociologia e Processi di globalizzazione. Dal 2016 collabora con la rivista il Bene Comune. È impegnato in studi e ricerche sull'integrazione sociale, immigrazione e globalizzazione.
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