“Jazz & Co.”: una mostra fotografica per resistere al Covid
di Francesco Vitale
In due settimane di apertura, la mostra fotografica “Jazz & Co.” ha visto molti visitatori, persone evidentemente interessate alle immagini di Michele Montano, ma anche desiderose di tornare a una certa normalità, nella fruizione della cultura.
L’esposizione delle foto di Montano è ricca di simbolismo. Innanzi si tratta della prima esposizione al Centro Culturale ex ONMI dopo la riapertura prevista nelle zone gialle da metà gennaio: un auspicio per la futura ripresa delle attività culturali. Nell’allestimento della mostra, Montano ha voluto utilizzare come scenografia naturale le poltrone della sala Alphaville, collocando le foto dei musicisti tra le file delle poltrone, a voler simbolicamente raccontare l’anomalia dell’ultimo anno che ha visto gli artisti come semplici spettatori e non già sulla scena.
Una sezione della mostra è nei locali della scuola di musica “Thelonious Monk”: alcuni dei musicisti più importanti della scena del jazz internazionale in una scuola, evidente segnale della necessità dello studio per la crescita culturale e personale di ciascuno di noi. Un’altra parte dell’esposizione fotografica vede alcuni ritratti nel Blowup cafè, il bar del Centro Culturale, un locale che prende il nome dal celebre film di Michelangelo Antonioni, la cui storia ruota proprio intorno alla storia di un fotografo.
Tanti simbolismi per una mostra che racconta la musica e i musicisti, cogliendone attimi inusuali nel loro essere sulla scena… in un momento storico in cui, forzatamente, non si può essere sul palco. “Jazz &Co.” sarà ancora visitabile nei locali dell’ex ONMI di Campobasso fino al prossimo venerdì 19 febbraio.
Francesco Vitale83 Posts
È nato a Campobasso nel 1981. Laureato in Giurisprudenza, è Consulente Finanziario dal 2006 e abilitato all’esercizio della professione forense dal 2008. Opera nel settore culturale sin da giovanissimo con la compagnia teatrale “Maschere Nude - Amici del teatro Pirandelliano” e dal 2012 si occupa di produzioni teatrali e cinematografiche con INCAS Produzioni, fondata con William Mussini e Roberto Faccenda. È autore del libro “Ciak in Molise” (ed. Gump, 2020), in cui affronta il tema delle potenzialità del settore cinematografico in Molise.
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