Made in land, missione compiuta
Ieri mattina, presso la sede del GAL “Molise verso il 2000”, si è svolta la conferenza-stampa conclusiva del progetto comunitario denominato “Made in land” di cui la Regione Marche ha svolto il ruolo di capofila, con la Croazia partner transfrontaliero e il Comune di Riccia tra i paesi italiani coinvolti, mentre il GAL di Campobasso ha garantito la necessaria e preziosa assistenza tecnica.
L’obiettivo del programma europeo era quello di migliorare l’offerta turistica delle aree coinvolte tenendo presenti le peculiarità e le caratteristiche proprie delle aree interne. Per mettere in rete i paesi compresi nella Valle del Fortore, il Comune di Riccia ha realizzato, all’interno di un progetto che ha chiamato “Terra di passo”, un Ecomuseo virtuale in cui sono illustrati anche gli aspetti storici e naturalistici del luogo.
L’associazione Just mo’, che si era aggiudicata il bando appositamente predisposto dal Comune si è occupata, tra le altre cose, di creare la piattaforma web, come ha raccontato Michele Fratino, presidente dell’associazione e tra i relatori della conferenza.
Adolfo Colagiovanni, presidente del GAL “Molise verso il 2000”, ha fatto un’introduzione sulla metodologia del progetto: “Si è partiti da un’analisi di contesto, attraverso la quale sono stati identificati gli assets e le buone pratiche di promozione del patrimonio culturale e naturale delle aree interne; si è studiata la governance, quindi le politiche di gestione locale, si sono fatte ricerche per sapere se ci sono già stti degli investimenti finanziari da altri programmi europei. Quindi, è stata fatta un’analisi approfondita dei territori dei vari partner pe rcomprendere cosa era stato già fatto e cosa si poteva fare. Questo studio ha portato alla redazione di una strategia transfrontaliera per la promozione delle aree interne e per uno sviluppo sostenibile del territorio.
Pietro Testa, Sindaco di Riccia, ha dichiarato: “Dobbiamo promuovere il turismo ad ampio raggio, perché non avrebbe senso concentrarci solo su Riccia. Aggiungo che bisogna promuover l’intero Molise, visto che si tratta di una piccola regione. Il turista che giunge a Riccia va accompagnato a visitare altre zone per mostrargli i percorsi naturalistici, le chiese, i siti archeologici come Altilia. Solo facendo sinergia tra i comuni limitrofi e non, si ottengono risultati apprezzabili”.
Antonio Santoriello, Consigliere del Comune di Riccia, con delega alla cultura, è entrato più nello specifico: “Si è tratta di un progetto transfrontaliero, che cioè mette in relazione delle aree con altre aree, in questo caso, le aree marine del basso Molise che, come da progetto, comprendono anche quelle croate, con le aree interne del Fortore e del Matese. Per questo collegamento si è arrivati a immaginare un brand culturale molto forte, tale da stimolare la curiosità dei visitatori del Basso Molise, in modo da attrarli verso le aree interne e, al contempo motivare e sensibilizzare gli abitanti delle aree interne rispetto alle risorse culturali del loro territorio. L’esito è stato il progetto denominato “Terra di passo” che si è poi concretizzato nella creazione di un Ecomuseo virtuale che conterrà una banca dati, formata da mappe del territorio, con una piattaforma online in cui confluiranno tutti i dati della ricerca e tanto altro. Oltre a ciò il valore aggiunto sarà costituito da un piccolo museo visitabile nel castello dei De Capua a Riccia, nel quale è raccontata la storia di questa famiglia, dei loro feudi molisani, con le illustrazioni di tutte le altre dimore presenti nell’area del Fortore, quindi Gambatesa, Campolieto, Sepino, etc…”.
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