Recuperare la gentilezza
Mi scoccia tantissimo rimpiangere il passato, è una pratica triste e un po’ masochistica. Per il recupero della gentilezza farò uno strappo. L’argomento lo merita.
Analizzare l’abbrutimento è compito di antropologi e sociologi, ma una “cuccetta” voglio dedicarla al delicato argomento.
L’individualismo provoca degli innegabili ingiustizie. Siamo diventati quello che siamo a causa del consumismo sfrenato, a causa della paura inculcataci da spregiudicate campagne elettorali di partiti xenofobi, ha sicuramente contribuito anche la crisi della religione di stato e la precarizzazione del lavoro infine ci sono piovute addosso pandemia & guerra.
E’ indubbio che i ritmi della vita moderna hanno fatto andare in cavalleria antiche e sane consuetudini. Il risultato è che percepiamo gli altri come ostacoli e fastidi. L’aggressività è la cifra dei nostri tempi e vada sé che a rimetterci siano la solidarietà, la disponibilità, la gentilezza. Queste che sono indubbiamente doti che andrebbero rivalutate e recuperate. Ne abbiamo bisogno urgente!
La pratica della gentilezza ha ritorni inestimabili, serve innanzitutto a ridurre l’indifferenza e a rendere fluida e naturale la convivenza. Siamo animali sociali.
La pratica della gentilezza non è ad esclusivo appannaggio di chi se la passa bene economicamente, anzi è l’ingrediente fondamentale delle persone che vogliono sovvertire l’ordine (sbilenco) delle cose. La grinta, l’intransigenza, la serietà, risiedono tranquillamente nella persona gentile. Occorre allenamento, i risultati produrranno endorfine buone e sorrisi belli anche se non possiamo permetterci il dentista.
Carmine Mastropaolo20 Posts
Carmine Mastropaolo, nato a Campobasso nel 1960. Frequenta la facoltà di Agraria di Portici e poi, dopo il terremoto del 1980, quella di Pisa. Ferroviere dal 1985, torna in Molise nel 1997. Segretario generale della Uil Trasporti Molise dal 2006. Collabora al mensile Il Bene Comune dal 2010, occupandosi di trasporti e ambiente.
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