Il testamento di Italo

di Paolo Di Lella

Neanche il tempo di salutare Pina Fusco ed ecco che apprendiamo la notizia che non avremmo mai voluto ricevere.

Italo Testa, famoso chirurgo campobassano, uno dei fondatori del nostro ospedale regionale “Cardarelli”, ci ha lasciati.

Italo è stato un medico apprezzatissimo, un politico appassionato e incorruttibile, ma soprattutto un uomo buono e giusto, sempre dalla parte del più debole, sempre sorridente nonostante i lutti e le sventure che la vita gli ha riservato.

Sapeva essere anche intransigente, Italo, soprattutto nei confronti dei potenti che ha sempre affrontato di petto, inchiodandoli alle loro responsabilità senza mai soffrire timori reverenziali.

Lo ricordiamo come il paladino della sanità pubblica per l’impegno e il coraggio con cui ha lottato fino all’ultimo in difesa della sanità universale, contro la mercificazione del diritto alla salute.

Noi de Il Bene Comune ci siamo onorati di stare al suo fianco nel denunciare il tentativo della politica di regalare ai privati la sanità e per questo abbiamo anche subito insieme a Italo la rappresaglia dei poteri forti.

Ci lascia un patrimonio infinito di buon esempio, di civiltà e di amore per il bene comune.

A noi adesso il compito di onorarlo con le nostre vite.

Paolo Di Lella100 Posts

Nato a Campobasso nel 1982. Ha studiato filosofia presso l'Università Cattolica di Milano. Appena tornato in Molise ha fondato, insieme ad altri collaboratori, il blog “Tratturi – Molise in movimento” con l'obiettivo di elaborare un’analisi complessiva dei vari problemi del Molise e di diffondere una maggiore consapevolezza delle loro connessioni. Dal 2015 è componente del Comitato scientifico di Glocale – Rivista molisana di storia e scienze sociali (rivista scientifica di 1a fascia), oltre che della segreteria di redazione. Dal 2013 è caporedattore de Il Bene Comune e coordinatore della redazione di IBC – Edizioni. È autore del volume “Sanità molisana. Caccia al tesoro pubblico”. È giornalista pubblicista dal 2014

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