Bye, Bye Biden, ma in trincea c’è Nancy Pelosi
La storica uscita di scena di Joe Biden è seguita in tutto il mondo e tutte le narrazioni riconoscono che la vera manovratrice dell’evento è stata Nancy Pelosi, che sui molisani sollecita pizzichi d’orgoglio in quanto nipote di Annunziata Lombardi da Fornelli. (Annunziata = Nancy)
Qualcuno ha accostato Biden a Re Lear, grande personaggio shakespeariano decaduto per colpa delle sue figlie. In effetti Nancy, amica Nº 1 di Biden e nemica Nº 1 di Trump, è stata la prima a capire che Joe non era più in grado di battere il rivale.
Così Jeffrey Goldberg, analista della rivista Atlantic , ha sentenziato: “Quando Pelosi dice che sei morto, sei morto”. L’84enne Nancy è ancora considerata una forza della natura. C’è sempre lei davanti e dietro le quinte. Fu lei a sculacciare Trump da ragazzino capriccioso che dalla Casa Bianca voleva imporre la sua volontà al Congresso.
Nancy ebbe il coraggio di lasciare spazio alla prossima generazione di leader, però appena il gioco si è fatto duro è tornata in campo. Dicono di lei che niente è mai personale, tutto ruota intorno alla volontà di vincere. E anche che è bravissima nel recuperare fondi per la campagna elettorale.
Sarà molto dura con un Trump che si sente investito da una missione divina collegando la sua sopravvivenza alla volontà dell’Onnipotente.
Scambia la politica con la religione. Nei comizi ripete “Dio è con noi” esibendo una benda sull’orecchio destro (in lui c’è sempre una destra).
Scambia Dio con la Dea Fortuna e lo ringrazia per aver deviato quei millimetri, come se il Padreterno badasse a non scambiare un tycoon per un povero pompiere.
Biden, 81 anni, lascia per “declino mentale”, Trump (78 anni, 3 anni in meno) rimane pur avendo mostrato vari declini. Sottoposto a un test cognitivo citò un medico della Casa Bianca che si era dimesso sotto la sua presidenza. Confuse la sua nemica Nikky Halley con Nancy Pelosi, il premier ungherese Orbán col presidente turco Erdogan, accusò Biden di voler portare gli Usa alla “Seconda guerra mondiale”, disse di aver battuto Barack Obama invece di Hillary Clinton. Le sue gaffe erano frequenti e circolarono video girati in Iowa, con Trump ripreso in hotel che camminava barcollando.
Provate a seguire per intero un discorso di Trump se ci riuscite. Ha settanta processi a carico e un’accusa di insurrezione contro le istituzioni americane. Come fa l’Onnipotente a tollerarlo?
Giuseppe Tabasso364 Posts
(Campobasso 1926) ha due figli, un nipotino e una moglie bojanese, sempre la stessa dal 1955. Da pianista dilettante formò una band con Fred Bongusto. A suo padre Lino, musicista, è dedicata una strada di Campobasso. Il Molise è la sua Heimat. “Abito a Roma - dice - ma vivo in Molise”. Laureato in lingua e letteratura inglese, è giornalista professionista dal 1964. Ha iniziato in vari quotidiani e periodici (Paese sera, La Repubblica d’Italia, Annabella, Gente, L’Europeo, Radiocorriere). Inviato di politica estera per il GR3 della RAI, ha lavorato a Strasburgo e Bruxelles, a New York presso la Rai Corporation e a Londra e Colonia per le sezioni italiane della BBC e della Deutschland Funk. Pubblicazioni: Il settimanale con Nello Ajello (Ediz. Accademia, Roma 1978); Facciamo un giornale (Edizioni Tuttoscuola, Roma 2001); Il Molise, che farne? (Ed. Cultura & Sport, Campobasso 1996); per le Edizioni Bene Comune; Post Scriptum, Prediche di un molisano inutile ( 2006); Gaetano Scardocchia, La vita e gli scritti di un grande giornalista (2008); Moliseskine (2016). In corso di pubblicazione Fare un giornale, diventare giornalisti, Manuale di giornalismo per studenti, insegnanti e apprendisti comunicatori.
0 Comments