Un piccolo scoop. Aldo Tortorella fece la elementari a Campobasso

A 98 anni è scomparso l’ultimo comunista Aldo Tortorella, partigiano, intellettuale, direttore dell’Unità, consigliere culturale di Enrico Berlinguer e parlamentare di un partito che aveva due milioni di iscritti.
A 17 anni si arruolò nella Resistenza, nome “Alessio”, finì in galera, ma riuscì a fuggire travestendosi da infermiera, qualcuno dice da suora. Per tutta la vita ha goduto di una enorme stima per aver sempre coniugato la politica con la cultura. Non a caso quando compì 90 anni gli fu dedicata una gran festa alla Casa del Cinema.
Aldo Tortorella era nato a Napoli nel 1926 da padre liberale e mamma casalinga. Tutti i giornali riportano che però è stato cresciuto a Milano. Ebbene, grazie a un’imprevista e inoppugnabile scoperta, posso affermare che non é tutto vero e che prima di andarsene al Nord i suoi genitori si trasferirono a Campobasso per un certo tempo.
A documentarlo è la locandina di un’operetta promossa “a beneficio del Patronato Scolastico” che ebbe luogo al teatro Savoia il 29 marzo del 1933, quando Tortorella aveva 7 anni.
L’Operetta in tre atti dal titolo “Fior di loto” musicata da Romolo Corona e ambientata in Giappone, era interpretata da 11 personaggi e da ben otto numerose schiere di bambini, quasi tutti campobassani divisi in otto dozzine di Giapponesine e Giapponesini, Aviatrici e Aviatori, Fiori e Marinaretti, Bambole e Fantocci.
Tortorella Aldo è annoverato nell’ultimo gruppo formato da 12 Fantocci che non sono elencati secondo l’alfabeto. Succede così che (vedi locandina) uno dei più stimati intellettuali e politici italiani finisce con l’essere indicato ultimo degli ultimi.
NOTA Vale sottolineare che la locandina elenca centinaia di nomi e cognomi nei quali si può riconoscere un’intera generazione di giovani campobassani.
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