E ora l’Europa salvi se stessa. Niente God save

Da quando la Casa Bianca è diventata Nera Nera, l’occidente europeo è impallidito e sotto shock. Tutto nasce dallo sconquasso scatenato dalla follia di un tycoon americano che ha messo l’Europa in balia della legge del più forte con l’aiuto di destre che più destre non si può al punto di far riesumare saluti fascisti.

Sono passati giusto tre anni dallo spiegamento di forze armate russe lungo i confini ucraini facendoci credere che si trattava solo di normali esercitazioni militari. Invece il progetto di varcare i confini era pronto da mesi al Cremlino.

Così Putin ordinò alle sue truppe di entrare in guerra e di conquistare l’Ucraina entro una settimana senza rendersi conto che il suo apparato militare era piuttosto impreparato e che gli ucraini erano decisi a non arrendersi.

Per tre anni abbiamo assistito a lanci di droni e bombe, a massacri e distruzioni, perfino al rapimento d 20mila bambini. Trump all’epoca se la giocava a golf a Mar-a-Lago, ora cambia la storia e butta la colpa su Zelensky, difende l’indifendibile Putin e sputa sulla nostra Europa come se fosse un insieme di stati canaglia.

Siamo dunque in una svolta storica. Questi vogliono abbattere un sogno e un progetto unico al mondo. Certo l’Unione europea deve farsi perdonare vari errori ma oggi deve essere consapevole delle sue grandi capacità, perché questo è, paradossalmente, il momento di ricostruire un nuovo destino comune.

P. S. – A proposito di destini comuni, il leader 5 Stelle Conte e il capo leghista Salvini sono accomunati da simpatie pro Putin e Trump. Succede così che, a livello molisano, vari 5 Stelle doc come Roberto Gravina, Antonio Federico, Andrea Greco e altri si ritrovino in una inopinata convivenza politica con Aldo Patriciello, “patriota” dell’ultra destra anti europea. Vergognarsi allora di pensarla come Trump e Putin? Ripudiare il riformismo?

Giuseppe Tabasso375 Posts

(Campobasso 1926) ha due figli, un nipotino e una moglie bojanese, sempre la stessa dal 1955. Da pianista dilettante formò una band con Fred Bongusto. A suo padre Lino, musicista, è dedicata una strada di Campobasso. Il Molise è la sua Heimat. “Abito a Roma - dice - ma vivo in Molise”. Laureato in lingua e letteratura inglese, è giornalista professionista dal 1964. Ha iniziato in vari quotidiani e periodici (Paese sera, La Repubblica d’Italia, Annabella, Gente, L’Europeo, Radiocorriere). Inviato di politica estera per il GR3 della RAI, ha lavorato a Strasburgo e Bruxelles, a New York presso la Rai Corporation e a Londra e Colonia per le sezioni italiane della BBC e della Deutschland Funk. Pubblicazioni: Il settimanale con Nello Ajello (Ediz. Accademia, Roma 1978); Facciamo un giornale (Edizioni Tuttoscuola, Roma 2001); Il Molise, che farne? (Ed. Cultura & Sport, Campobasso 1996); per le Edizioni Bene Comune; Post Scriptum, Prediche di un molisano inutile ( 2006); Gaetano Scardocchia, La vita e gli scritti di un grande giornalista (2008); Moliseskine (2016). In corso di pubblicazione Fare un giornale, diventare giornalisti, Manuale di giornalismo per studenti, insegnanti e apprendisti comunicatori.

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