Per andare in un sito non occorre sempre il www

Lo scorso 11 luglio, presso l’Auditorium di Palazzo GIL, a Campobasso, si è tenuta la presentazione del volume Molise, che fa parte della collana Archeologia delle Regioni d’Italia. L’evento, è stato patrocinato dall’Assessorato alla Cultura della Regione Molise in collaborazione con la Fondazione Molise Cultura.

Sergio Rinaldi Tufi, esponente di spicco del panorama scientifico internazionale, è il curatore della collana: dopo i successi dei volumi su Emilia Romagna, Lazio Settentrionale, Lombardia, Puglia, Umbria e Veneto, ha deciso di affidare il compito di illustrare il panorama archeologico del Molise a due giovani archeologi ricercatori molisani (di nascita o di adozione) quali Gerardo Fratianni e Andrea Ceccarelli. Quella  che stiamo vivendo è un’epoca nella quale le parole hanno “dismesso” il significato originario per assumere quello che, nel tempo, ha subito tutta una serie di cambiamenti semantici: una di queste parole è “sito.” Nel 2017 viene  automatico pensare ad uno spazio virtuale, non di certo all’archeologia e agli spazi che, ancora oggi, testimoniano la nostra storia. Molise racchiude una serie di informazioni e nozioni necessarie ad una migliore conoscenza e  comprensione dei luoghi e dei siti del panorama archeologico molisano, soprattutto per i non addetti ai lavori. Importante sottolineare che l’azione divulgativa dei dati raccolti va di pari passo con la tutela da parte dell’uomo del patrimonio archeologico che ha a disposizione e questo volume va esattamente in questa direzione. Durante la presentazione è venuto fuori un Molise che io personalmente non conoscevo, una regione ricca di storia, di preistoria è il caso di dire e, come hanno evidenziato gli esperti, la bassa densità di popolazione che caratterizza il nostro territorio passa da difetto a vantaggio in termini di tutela archeologica e scientifica.
In definitiva, il volume si segnala e ci segnala tra le pubblicazioni tecnico-scientifiche che avevano un po’ snobbato la nostra Regione che, invece, ha tutti i requisiti per non passare inosservata.

Maria Elena Francalancia21 Posts

Nata a Cortona nel 1981, si diploma presso l'istituto tecnico commerciale L.Pilla di Campobasso. Successivamente si trasferisce a Roma per intraprendere la carriera universitaria dove studia tre anni presso l'Accademia di belle arti. Ad oggi sono tre le esposizioni che ha tenuto: Reasia, Reasia #2 e Gessetti. Nel dicembre 2013 consegue la laurea in Scienze della comunicazione presso l'università degli studi del Molise, discutendo la tesi in storia dell'arte contemporanea, intitolata: "La pittura dell'immaginario: visionari e Metafisici, da Bocklin al Surrealismo".

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