Quando Silvio voleva Tonino
A fine aprile del 1994 Silvio Berlusconi era impegnato a varare la lista dei ministri del suo primo Governo e, com’è noto, interpellò Antonio Di Pietro, allora all’apice della sua popolarità, per affidargli il Ministero degli Interni. Tonino ci pensò ma, a quanto pare, fu Francesco Saverio Borrelli, capo del pool di “Mani pulite”, a consigliarli poi di non accettare. Nel frattempo Berlusconi, che con Bettino Craxi manteneva regolari contatti, chiamò il leader socialista al suo esilio di Hammamet per comunicargli la decisione di offrire un dicastero al magistrato molisano. La reazione di Craxi è rimasta storica: per tutta risposta scagliò rabbiosamente il telefono contro il muro.
Sarebbe interessante sapere dov’è finito il cellulare di Roberto Ruta quando gli hanno comunicato la notizia della candidatura di Di Pietro.
Giuseppe Tabasso364 Posts
(Campobasso 1926) ha due figli, un nipotino e una moglie bojanese, sempre la stessa dal 1955. Da pianista dilettante formò una band con Fred Bongusto. A suo padre Lino, musicista, è dedicata una strada di Campobasso. Il Molise è la sua Heimat. “Abito a Roma - dice - ma vivo in Molise”. Laureato in lingua e letteratura inglese, è giornalista professionista dal 1964. Ha iniziato in vari quotidiani e periodici (Paese sera, La Repubblica d’Italia, Annabella, Gente, L’Europeo, Radiocorriere). Inviato di politica estera per il GR3 della RAI, ha lavorato a Strasburgo e Bruxelles, a New York presso la Rai Corporation e a Londra e Colonia per le sezioni italiane della BBC e della Deutschland Funk. Pubblicazioni: Il settimanale con Nello Ajello (Ediz. Accademia, Roma 1978); Facciamo un giornale (Edizioni Tuttoscuola, Roma 2001); Il Molise, che farne? (Ed. Cultura & Sport, Campobasso 1996); per le Edizioni Bene Comune; Post Scriptum, Prediche di un molisano inutile ( 2006); Gaetano Scardocchia, La vita e gli scritti di un grande giornalista (2008); Moliseskine (2016). In corso di pubblicazione Fare un giornale, diventare giornalisti, Manuale di giornalismo per studenti, insegnanti e apprendisti comunicatori.
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