Assassinato altro molisano in Venezuela: solidarietà alla famiglia, ma lo Stato intervenga a tutela dei cittadini italiani
di Michele Petraroia, Presidente Onorario Ass. Padre Giuseppe Tedeschi
Un giovane imprenditore di origini italiane è stato assassinato a MARACAY in VENEZUELA. Dalle prime notizie sembrerebbe che l’assassinio è maturato a seguito di uno dei tantissimi sequestri perpetrati a danno degli europei e in particolare degli italiani da bande sanguinarie che non hanno esitato a novembre scorso ad uccidere con ferocia altri due molisani, nonno e nipote di Sant’Elia a Pianisi, Domenico e Gabriel Petruccelli, al termine di una rapina nel loro negozio di calzature. Elio Simonelli originario di TORO è l’ennesima vittima innocente di una vera e propria emergenza umanitaria che meriterebbe maggiore attenzione da parte delle Istituzioni e dei Governi a livello internazionale. Non si può tollerare ciò che sta accadendo ormai da anni in Venezuela nel silenzio generale. Lo Stato Italiano ha il dovere di intervenire per tutelare la sicurezza dei 140 mila cittadini con passaporto italiano che vivono in Venezuela senza contare che gli oriundi, di seconda e terza generazione, superano il milione di persone. L’Associazione AUSER Padre Giuseppe Tedeschi insieme ai volontari del Comitato Molise Pro-Venezuela e sentite le rappresentanze italo-venezuelane dell’Abruzzo, del Lazio, della Sicilia, della Toscana e della Campania, esprime il proprio cordoglio alla famiglia Simonelli, alla numerosa comunità molisana di MARACAY e alla comunità di TORO tra le più attive nel promuovere iniziative di solidarietà tese ad agevolare il rientro dei nostri corregionali dal Venezuela, auspicando che chi è a rischio non venga lasciato solo dallo Stato Italiano.
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