Emerge un elemento nuovo a favore di Lucio Pastore

Nell’ambito del procedimento disciplinare condotto dall’Asrem contro Lucio Pastore, ieri la Commissione giudicante ha recepito le memorie difensive del medico del Pronto soccorso di Isernia attraverso il suo rappresentante legale.

In sostanza, a Pastore viene contestato di aver denunciato pubblicamente, in un articolo apparso sulla stampa, lo stato in cui versa la sanità pubblica regionale e le difficoltà vissute quotidianamente da pazienti e operatori. In poche parole, l’azienda si sente danneggiata nell’immagine in un momento in cui la percezione della popolazione rispetto al servizio sanitario pubblico è ai minimi storici. Naturalmente attorno a Lucio Pastore si è stretto tutto il movimento a difesa della sanità pubblica, il mondo sindacale, i Comitati sorti sul territorio contro la chiusura degli ospedali e naturalmente il Forum regionale per la difesa della sanità pubblica, che rivendicano giustamente il diritto di espressione, compreso il dissenso, garantito dalla Costituzione. Oltre a queste motivazioni di carattere generale, comunque, pare ci sia un elemento nuovo, che costituisce un elemento formale, all’interno della memoria difensiva consegnata ieri alla Commissione.
Sarebbe emersa una nota dell’ASREM, in cui rispondendo ad una richiesta di delucidazioni del sindacato degli anestesisti in merito all’interpretazione dell’art. 13, chiariva che era fatto divieto ai dipendenti di parlare a nome e per conto dell’azienda. Il che scagionerebbe definitivamente Lucio Pastore dall’accusa, in quanto è evidente che si è espresso a titolo personale. Dunque, a prescindere dalle considerazioni – sacrosante dal nostro punto di vista – rispetto a princìpi come la libertà di espressione, o sul peggioramento delle condizioni dei lavoratori, questo nuovo elemento potrebbe risultare decisivo per stabilire l’illegittimità del procedimento.

Paolo Di Lella100 Posts

Nato a Campobasso nel 1982. Ha studiato filosofia presso l'Università Cattolica di Milano. Appena tornato in Molise ha fondato, insieme ad altri collaboratori, il blog “Tratturi – Molise in movimento” con l'obiettivo di elaborare un’analisi complessiva dei vari problemi del Molise e di diffondere una maggiore consapevolezza delle loro connessioni. Dal 2015 è componente del Comitato scientifico di Glocale – Rivista molisana di storia e scienze sociali (rivista scientifica di 1a fascia), oltre che della segreteria di redazione. Dal 2013 è caporedattore de Il Bene Comune e coordinatore della redazione di IBC – Edizioni. È autore del volume “Sanità molisana. Caccia al tesoro pubblico”. È giornalista pubblicista dal 2014

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