Eccellenze molisane: Gianluca Iarocci su Igiene e Sanità Pubblica
di Gianluca Iarocci
Un altro importante riconoscimento per lo scienziato molisano
C’è un Molise che piace e che si fa onore. Gianluca Iarocci classe 1971 è di nuovo sugli scudi. Il noto scienziato campobassano brillante statistico ed epidemiologo campobassano esperto di tematiche ambientali insieme ad altri ricercatori dell’Università di Roma “La Sapienza” ha realizzato un importante, interessante ed innovativo lavoro pubblicato recentemente sull’autorevole rivista scientifica a diffusione internazionale Igiene e Sanità Pubblica che ha descritto l’inquinamento atmosferico nella città di Roma.
Le sostanze chimiche emesse nell’ambiente da fonti inquinanti e introdotte nel corpo umano non solo per inalazione, ma anche per ingestione e per contatto cutaneo sono responsabili di diverse patologie (cardiorespiratorie, gastrointestinali, neurologiche, metaboliche, gastroenterologiche, endocrinologiche, dermatologiche, ematologiche, psichiatriche, … ) e numerosissime sostanze sono classificate come cancerogene per l’uomo (le diossine, il benzene, i dibenzofurani, gli idrocarburi policiclici aromatici, l’arsenico, il piombo, il berillio, il cromo, il nichel, il cadmio, …).
Fattori di rischio ambientali come l’aria, l’acqua e l’inquinamento del suolo, le esposizioni chimiche, i cambiamenti climatici, le radiazioni ultraviolette e le onde elettromagnetiche contribuiscono a più di cento malattie e lesioni e causano decessi (ictus e cardiopatie le cause di morti più frequenti per colpa dell’inquinamento). L’inquinamento anche al di sotto delle soglie legali causa cancro, patologie cardiovascolari e tantissime altre malattie in adulti e bambini (sindrome metabolica, diabete, obesità, patologie neurodegenerative, disturbi dello spettro autistico, infertilità, abortività spontanea, …).
Il riscaldamento dell’atmosfera è senz’altro la causa dei disastrosi cambiamenti climatici che stanno flagellando la terra, aumentando la temperatura aumenta la mortalità e l’aumento di temperatura causa un danno o una perdita (es. perdita della biodiversità). Saranno inaspriti il rischio di disastri, lo stress idrico, il rischio della salute, lo sfruttamento delle risorse naturali, le ineguaglianze di genere, la marginalizzazione sociale ed economica, i conflitti e le migrazioni. Inoltre si manifesteranno più frequentemente gli eventi climatici estremi che non possono essere prevenuti ma solo mitigati mentre in casi rari gli impatti dei cambiamenti climatici saranno positivi favorendo delle opportunità (es. nuovi business per il settore industriale in materia di nuovi materiali da costruzione e riscaldamento, sistemi di climatizzazione, ecc.).
L’ultimo studio scientifico dello scienziato Iarocci riguardante l’inquinamento atmosferico ha descritto l’andamento dell’inquinamento atmosferico nell’area urbana di Roma nel periodo 1999-2013, con diverse tecniche statistiche sono state valutate le associazioni fra le concentrazioni degli inquinanti. Nel periodo considerato di 15 anni si è osservato un andamento significativamente decrescente di NO2, PM10, benzene e CO e un significativo miglioramento della qualità dell’aria nella città di Roma, espressione dei miglioramenti tecnologici dei motori di automobili, camion e autobus e dell’efficacia dei servizi ecosistemici.
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