26 maggio/Taccuino elettorale (3)
Da Piazzetta Palombo a Piazzetta Pontida – In posa per la foto di gruppo, i leghisti in lizza per la conquista di Palazzo San Giorgio hanno esordito a piazzetta Palombo. Come un devoto di Padre Pio il coordinatore Mazzuto, ha dichiarato In apertura: “Al nostro fianco c’è Salvini”, il suo Santo Protettore e per grazia da lui ricevuta è assessore. Poi l’aspirante sindaca Maria Domenica D’Alessandro ha voluto spiegare il senso simbolico dell’opzione toponomastica: “Abbiamo scelto di partire da piazzetta Palombo, luogo di storia e tradizione, proprio perché vogliamo dare un’identità e una dimensione europea alla nostra città”. Per dindirindina! Tutti noi campobassani conosciamo quell’amatissimo anfratto urbano come “Piazzetta dei bottegai”, ma è un’operazione piuttosto allarmante per i cittadini dare a Campobasso e all’Europa un’identità e una dimensione “bottegaia”. La signora D’Alessandro ha commesso una penosa gaffe, ma non si può escludere che sia proprio quello il modello sovranista per il Capoluogo e per Europa. Attenti perciò, perché se questi vanno al potere, Piazzetta Palombo diventerà la loro Piazzetta Pontida.
9 maggio Festa dell’Europa
Oggi cade il “Giorno dell’Europa”. Fu fissato il 9 maggio del 1985 in un vertice che si tenne a Milano per ricordare il progetto di unione federale che Robert Schumann presentò appunto il 9 maggio 1950 per assicurare la pace in Europa. E il 9 maggio è anche il giorno successivo alla firma della capitolazione nazista. Il «Meridiano d’Europa» promosso dalla rete <We Care>, ha messo oggi in viaggio più di trecento studenti di dieci città italiane, molti dei quali voteranno per la prima volta. La loro mèta è Berlino dove trent’anni fa cadde quel muro che fu abbattuto per costruire un futuro diverso ma che, le leghe sovraniste di mezza Europa vorrebbero rimettere in piedi. Non sappiamo quanti giovani molisani il 26 maggio infileranno per la prima volta una scheda nell’urna, ma sarebbe interessante sapere quanti di loro sono impazienti di farlo e quanti si sono preparati a farlo. Ammesso che anche i loro padri e nonni si siano a loro volta attrezzati per farlo distinguendo tra europeisti e sovranisti
Giuseppe Tabasso364 Posts
(Campobasso 1926) ha due figli, un nipotino e una moglie bojanese, sempre la stessa dal 1955. Da pianista dilettante formò una band con Fred Bongusto. A suo padre Lino, musicista, è dedicata una strada di Campobasso. Il Molise è la sua Heimat. “Abito a Roma - dice - ma vivo in Molise”. Laureato in lingua e letteratura inglese, è giornalista professionista dal 1964. Ha iniziato in vari quotidiani e periodici (Paese sera, La Repubblica d’Italia, Annabella, Gente, L’Europeo, Radiocorriere). Inviato di politica estera per il GR3 della RAI, ha lavorato a Strasburgo e Bruxelles, a New York presso la Rai Corporation e a Londra e Colonia per le sezioni italiane della BBC e della Deutschland Funk. Pubblicazioni: Il settimanale con Nello Ajello (Ediz. Accademia, Roma 1978); Facciamo un giornale (Edizioni Tuttoscuola, Roma 2001); Il Molise, che farne? (Ed. Cultura & Sport, Campobasso 1996); per le Edizioni Bene Comune; Post Scriptum, Prediche di un molisano inutile ( 2006); Gaetano Scardocchia, La vita e gli scritti di un grande giornalista (2008); Moliseskine (2016). In corso di pubblicazione Fare un giornale, diventare giornalisti, Manuale di giornalismo per studenti, insegnanti e apprendisti comunicatori.
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