Stop accorpamenti e privatizzazioni, risorse per i Musei italiani: sit-in a Campobasso
Ieri 6 settembre anche la città di Campobasso assieme a Pompei, Roma, Lecce, Bologna, Torino, Venezia e molte altre ha partecipato all’azione di protesta nazionale organizzata dall’associazione “Mi Riconosci? Sono un professionista dei Beni Culturali” contro la riforma del MiBAC e per chiedere il ritiro dei decreti attuativi.
Tali provvedimenti emanati in tutta fretta, a governo dimissionario, senza alcun confronto con i territori, danneggiano il sistema museale italiano e aprono la porta alla privatizzazione dei più importanti musei statali del Paese. Il 14 agosto un decreto ministeriale, arrivato ai dipendenti del MiBAC senza alcun preavviso, ha accorpato decine di Musei dalla storia centenaria in nuovi enormi istituti elefantiaci, volti a favorire la concentrazione dei flussi turistici ed economici in pochissimi luoghi, contro l’interesse dei cittadini italiani.
Questi accorpamenti, arrivati senza alcun confronto con i dipendenti ministeriali e con l’opinione pubblica, creeranno istituti mostruosi incapaci di funzionare, annullando progetti, gettando all’aria anni di impegno e impedendo la crescita dei Musei statali, privi di una guida e trasformati in filiali di istituti più grandi. La ragione che spiega questo provvedimento, altrimenti insensato, è fornita dal decreto stesso, in cui si dichiara che la Direzione Generale Musei deve “favorire la creazione di nuove fondazioni museali”: ecco dunque il motivo di tali accorpamenti, spianare la strada alla nascita di fondazioni private che gestiscano i nostri musei statali.
“Anche il Molise – spiega Daniela Pietrangelo, attivista di Mi Riconosci – è tra le regioni colpite dal “decreto di Ferragosto” che prevede l’accorpamento del Polo Museale molisano con quello dell’Abruzzo, la perdita dell’autonomia gestionale e un efficace azione di coordinamento sul territorio. Lo scioglimento del Polo Museale vede la nascita della “Direzione Territoriale delle Reti Museali di Abruzzo e Molise” e il raggruppamento di ben 28 musei guidati da un unico direttore.”
Il sit-in di protesta ha avuto luogo dinanzi la sede del Museo Sannitico e ha visto il sostegno della redazione de Il Bene Comune e di diverse associazioni da anni attive sul territorio molisano per la difesa del Patrimonio culturale pubblico come Italia Nostra e della Società Italiana per la Protezione dei Beni Culturali (Sipbc). Hanno altresì aderito l’Unione degli studenti (UdS), Libera, La Rete dei Comitati del Molise, Circolo della Zampogna e il suo Museo-Mostra permanente di zampogne italiane e straniere e la CGIL Molise.
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